Il verdetto

Le città creative dell’Unesco, Como non è stata scelta: passano Biella e Bergamo

Passano Biella e Bergamo, un pò di amarezza anche se il territorio ci ha messo impegno e passione. Potrebbe ripresentare la candidatura la prossima volta

La conferma è arrivata anche al Comune di Como nel pomeriggio. Per ora, non ci sono reazioni o commenti ufficiali. Como è stata esclusa tra le città creative Unesco per il 2019. Da Parigi la decisione finale, giunta al termine di un percorso durato mesi per tutte le realtà candidate, è stata comunicata ufficialmente da Audrey Azoulay, direttore generale Unesco  che ha inserito 66 nuove città del mondo nell’elenco delle creatives cities che ora ne conta 246 .

Per l’Italia le città scelte sono Biella per la creatività, cui ambiva la nostra città, e Bergamo (per la gastronomia). Escluse, invece, Como e Firenze. Il riconoscimento per Biella premia la storia industriale e la cultura del lavoro della città, conosciuta in tutto il mondo per la sua eccellenza nel campo tessile.

Il sindaco e l’assessore alla cultura Gentilini dovrebbero spiegare la loro posizione – ed una possibile ricandidatura tra un anno – nelle prossime ore con una nota congiunta.

Bergamo e Biella si aggiungono alle altre nove realtà italiane già inserite nell’elenco delle città creative: Milano per la letteratura, Bologna e Pesaro per la musica, Parma e Alba per la gastronomia, Torino per il design, Carrara e Fabriano per artigianato e arte popolare.

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