Dopo lo sciopero

Gli studenti comaschi e la protesta per il clima: incontro in Comune entro fine anno

Il vice-sindaco Caldara, dopo un confronto venerdì in cortile, ha promesso un faccia a faccia per discutere delle loro proposte. Sarà non in orario scolastico.

Incontro tra le parti, probabilmente in un momento non scolastico. Data ancora da fissare, non a brevissimo. Ma neppure troppo in là nel tempo. Ragionevole pensare ad un faccia a faccia tra studenti – che venerdì scorso hanno manifestato anche in città – ed amministrazione comunale entro la fine dell’anno. Chiama a gran voce in causa dai ragazzi nel corso della protesta. Con inviti espliciti ad agire. A fare passi concreti verso le richieste dei giovani.

 

Tre giorni dopo la protesta – su scala mondiale – del Fridays For Future, gli organizzatori della protesta di Como restano in attesa di un incontro con l’amministrazione. Che il vice-sindaco Adriano Caldara ha assicurato ad una delegazione proprio venerdì nel clou della protesta, a volte anche fin troppo turbolenta con slogan ed insulti gratuiti scanditi verso il Comune ed in suoi assessori.

Caldara, dunque, conferma l’intenzione di un confronto con i giovani, forse in orario non scolastico come detto se la delegazione sarà allargata. Gli esponenti lariani del movimento hanno già avuto un incontro con il Comune di Como nei mesi scorsi presentando una serie di proposte (dalla riduzione della plastica negli edifici pubblici al divieto di tenere le porte aperte dei negozi con riscaldamento o condizionamento acceso) per fermare gli sprechi e aiutare l’ambiente.

 

Nel frattempo sembra andare verso un nulla di fatto l’ipotesi di una denuncia verso chi – venerdì mattina – ha “invaso” il cortile del Comune, creando scompiglio e disagio all’attività amministrativa per diverse ore. Perde consistenza l’ipotesi anche se nessuno l’ha ancora esclusa.

 

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