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Poesia, letteratura per ragazzi e storia, ultimi appuntamenti alla Fiera del Libro di Como

fiera del libro

Dopo oltre 140 incontri con autori ed editori e migliaia di persone che si sono, piacevolmente, perse tra gli stand carichi di libri (quest’anno è stato impostato un labirintico percorso obbligato), la 67° edizione della Fiera del Libro di Como sta per andare in archivio. Non del tutto perchè continua il FuoriFiera del Libro fino al 28 settembre con eventi che toccheranno anche Brunate, Cantù, Canzo, Cernobbio, Erba, Lipomo

In questa domenica conclusiva gli appuntamenti iniziano alle ore 11 con “Che bello… LEGGIAMO ANCORA!”, sarà Giovanna Montanelli a parlare del bisogno di riscoprire il valore del tempo, della relazione personale, dello stare insieme per fare e dire in comune che in questo periodo storico si avverte ancora di più, niente come la lettura permette di rafforzare questi aspetti. Alle 11.30 incontro con la poesia di Paola Peverelli  e la sua raccolta Sto al balcone e guardo, liriche dedicate a  persone che lottano contro la malattia, ricercano le proprie origini e mostrano umanità in situazioni crude e senza amore. Quell’amore che è in primis nello sguardo benevolente e grande di una madre.

Si riprende nel pomeriggio ancora con la poesia. Alle 16 Laura Garavaglia, presidentessa della Casa della Poesia di Como, presenta il suo ultimo libro Numeri e stelle (I Quaderni del Bardo edizioni)

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A seguire due sorelle canturine, Maria Gabriella e Maria Beatrice Anania. Sentimenti (ed. Caosfera), non è il primo libro che scrivono insieme, ma è il primo in cui si rivolgono ai giovanissimi parlando di sentimenti e lo fanno con parole e immagini. I sentimenti, le emozioni, sono termini che indicano quello che una persona sente dentro di sé, Comprenderne l’origine e le ripercussioni che essi hanno sul piano personale ed interpersonale è fondamentale, in quanto i ragazzi di questa età non possiedono ancora le abilità necessarie per fronteggiarli, gestirli. L’educazione ai sentimenti da parte della famiglia e delle agenzie educative, come e quando dar retta ai sentimenti, gli affetti e le emozioni…concetti difficili da spiegare, ma le sorelle Anania lo fanno in modo molto semplice e divertente con racconti che si richiamano alla natura e ai suoi elementi, temi cari alle autrici, in una società sempre più tecnologica e disattenta. Spesso, però, le parole non sempre bastano per far comprendere le esperienze emozionali.

Maria Gabriella è psicoterapeuta e scrittrice. Già giornalista pubblicista, ha collaborato per anni con il quotidiano”La Provincia”di Como ealtri periodici. Autrice di saggi, da quattro anni pubblica libri (in collaborazione con la sorella illustratrice), dedicati ai bambini e ai ragazzi. Maria Beatrice è laureata in Pittura all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Abilitata all’insegnamento di Disegno, Storia dell’Arte, Educazione artistica. Ha collaborato come critico alla pagina dell’Arte per il periodico Arte in mostra e per il Corriere di Como. Ha partecipato in passato alla rassegna d’Arte contemporanea Miniartextil e pubblicato Blue in the face, Pulcinoelefante editore, 1999. Da quattro anni illustra i libri della sorella.

 

parolario 2019

Ultimo incontro della Fiera del Libro di Como è con una storia locale , ma forse è più corretto scriverlo con la S maiuscola perchè Bando alle guerre. Diario della prigionia di Antonio Fermini 1943-1945 (Carlo Pozzoni FotoEditore), curato da Patrizia Bruggi, si inserisce in una delle pagine più drammatiche del secolo scorso.

E’ il diario delle memorie vivide e quasi cinematografiche di Antonio Fermini, comasco deportato nei campi di prigionia tedeschi e lì rimasto dal settembre 1943 all’aprile 1945. Il libro raccoglie la testimonianza trascritta su diario del comasco Antonio Fermini, nativo di Ramponio che, di stanza a Patrasso (Grecia), all’indomani dell’8 settembre 1943, insieme ai suoi commilitoni, viene deportato in vari campi di prigionia in Germania, fino a riuscire a rientrare nel paese natio – con fatica e correndo molti pericoli – il 23 aprile 1945. Rispetto alla letteratura di genere, le memorie di Antonio Fermini colpiscono per la capacità di restituire il quotidiano di quei quasi 20 mesi, come se il lettore stesse assistendo a una proiezione cinematografica. Ogni giorno è descritta la fatica per reperire il cibo, drammatico e quotidiano assillo di tutti i prigionieri dei campi di prigionia: dal barattare i propri indumenti, pezze, sigarette, orologi, scarpe e tanto altro, al procacciare – davvero, “la necessità aguzza l’ingegno” – qualsiasi oggetto possa essere scambiato; dalla ricerca frenetica tra le macerie dei bombardamenti di un avanzo di cibo ancora non troppo rancido, al mendicare tozzi di pane secco ai prigionieri più fortunati o persino agli stessi tedeschi.

Patrizia Bruggi, classe 1965, nata e cresciuta a Milano. Quando riesce ad avere un po’ di tempo libero, legge, scrive e cerca di mantenere viva quella naturale curiosità che aiuta ad andare avanti nella vita. Presenta l’incontro lo storico Giorgio Cavalleri.

 

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