Amarcord basket

Chiamatele pure emozioni del basket: dopo 35 anni riecco la grande Comense! fotogallery

Le ex compagne organizzano il ritorno sul lago della stella Williams. Tutte le immagini: lacrime e tantissimi ricordi. Che bello.....

Si, un pazzesco e bellissimo salto indietro. Chiamatele pure – lo potete fare liberamente – emozioni che ritornano. Le porte della mitica palestra Negretti, sede della gloriosa società Ginnastica Comense1872, si sono aperte… sul passato. Le ex cestiste, oggi donne affermate, che la frequentavano 35 anni or sono si sono ritrovate con allenatori e dirigenti per dare il bentornato a una loro compagna, arrivata dagli Stati Uniti per festeggiare il suo sessantesimo compleanno: Cheryl Williams. E c’erano tutti i nomi di quella bella formazione: da Ballabio a Romani, da Bianco a Gaudenzio. Tutto organizzato in silenzio per non rovinare la sorpresa alla ex stella americana, tornata con affetto e tanta simpatia.

 

La passione per il basket e la  coesione della squadra, che c’era allora come oggi, hanno fatto sì che in più di 40 riuscissero ad abbandonare per un giorno la vita quotidiana e a ritrovarsi per scherzare e gioire come un tempo appunto nella palestra teatro di tante partite e allenamenti, di tanti sacrifici e sforzi, ma anche di tante risate e di scherzi. Insomma, divertimento puro e sano. Potere dello sport e dell’amicizia per questa atleta con la A maiuscola.

Così, dopo i primi saluti, le prime lacrime di commozione e le prime foto, la comitiva si  è trasferita in battello a Blevio, dove ha potuto pranzare in una location stupenda. Anche il tempo ha voluto essere clemente (nonostante le pessime previsioni meteo del  week-end) e ha aiutato le ragazze a festeggiare nel migliore dei modi la loro compagna, la quale – non è nemmeno il caso di sottolinearlo – ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore di tutti, addetti ai lavori e non.

Sono ritornate le fragorose risate improvvise che si udivano durante le  lunghissime trasferte in pullman, gli aneddoti e i ricordi che ognuna di loro ha voluto condividere con le compagne. Si sono ritrovate vecchie  amiche e nuove conoscenze, poiché si sono riunite le atlete delle cinque squadre che hanno disputato il massimo campionato femminile tra il 1982 e 1987 (questi infatti sono gli anni in cui Cheryl ha giocato e vissuto a Como).

Oltre alle giocatrici della prima squadra, c’erano infatti anche molte delle atlete juniores che vinsero il primo scudetto di categoria proprio in quegli anni. La commozione era palpabile. Pur nel clima di autentica di festa. Per tutti, era come essere tornati a casa dopo tanto tempo. E questo sarà uno di quegli eventi che rimarranno impressi in modo indelebile nel cuore di ognuno dei partecipanti, esattamente come il ricordo di quella partita vinta ai supplementari contro avversarie molto più blasonate, o di quell’altra sfida persa in modo rocambolesco a fil di sirena.

E tutto con un unico filo conduttore: Cheryl Williams e i valori e i legami che genera lo sport.

 

Cinque campionati, poi un grave infortunio

Il campionato 1981-82 è il primo con la possibilità di tesserare una giocatrice straniera nel basket femminile, ma alla Comense, per mancanza di  fondi, rinunciano a questa chance. La squadra, guidata da Riccardo Fortuna, riesce comunque a salvarsi a scapito di altre formazioni che schieravano la straniera.

Nell’estate 1982 si trovano un po’ di soldi e viene ingaggiata Cheryl Williams, ala /pivot di un metro e 85, fisico longilineo e potente, proveniente da Detroit. Cheryl disputerà 5 campionati (fino al 1987), piazzandosi sempre ai primi posti della classifica marcatrici.

Un grave infortunio all’inizio del 1987 la costringerà a restare a lungo lontana dai campi di gioco e a rientrare negli Stati Uniti.

commenta