Pallanuoto donne

Rane Rosa, coach Pozzi suona la carica:”Umiltà e concentrazione per il ritorno”

La sua squadra scivola a Scampia nell'andata play-off di A2 in un caldo finale. Il tecnico ci crede: in vasca giovedì sera.

Acquachiara-Como Nuoto 8-7 (3-1/3-1/1-3/1-2)

Acquachiara: Cipollaro, De Maria 1, De Magistris 2, Scarpati, Carotenuto, Mazzarella, Mazzola 1, Tortora 1, Giusto, Acampora, Foresta 2, De Bisogno 1, D’Antonio
All Damiani

Como Nuoto: Frassinelli, Romanò M 1, Antonacci 1, Girardi, Trombetta 1, Giraldo, Bianchi 1, Radaelli, Romanò B, Lanzoni 3, Pellegatta, Masiello, Rosanna
All Pozzi

Arbitri Scappini e Braghini
Superiorità
Acquachiara 5/10 rig 2/2
Como Nuoto 2/8

Le Rane Rosa Comonuoto non riescono a spuntarla nella vasca di Scampia (Napoli) nella gara di andata della semifinale playoff di a2 femminile di pallanuoto contro l’Acquachiara. Le ragazze di Tete Pozzi agguantano il pareggio a poco più di due minuti dalla fine, ma sull’ennesima inferiorità subiscono la rete del definitivo 8-7.  La Como Nuoto parte male, contratta, non riesce a giocare davanti come normalmente ha giocato quest’anno e subisce le furbizie delle avversarie. Subisce due reti sfortunate su deviazione e non riesce a sfruttare le poche superiorità concesse.

Peccato. Giovedì pomeriggio la gara di ritorno a Muggio.

Coach Pozzi commenta così la prestazione delle sue ragazze e con tanta onestà rende merito alle padrone di casa dell’Acquachiara:”Partita vinta meritatamente da loro che hanno avuto un migliore impatto sulla gara, si sono espresse meglio. Noi abbiamo subito inizialmente e poi ci siamo rifatte bene. Abbiamo pareggiato – continua coach Pozzi – ad un minuto e mezzo dalla fine, ma poi loro hanno sfruttato al meglio la superiorità numerica successiva. Noi, nell’ultima azione, non siamo state così brave e scaltre.  Ok brave loro e va detto. Per noi ora testa bassa e tanta umiltà per preparare la sfida di giovedì in casa. Ci speriamo e ci proveremo: vogliamo ribaltare il risultato e tornare a Napoli – piscina di Scampia – tra una settimana esatta. Ce la possiamo giocare….“.

 

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