Como

Giornata Mondiale contro l’Ipertensione: 125 persone per i controlli gratuiti al Sant’Anna

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Anche quest’anno l’ospedale Sant’Anna ha aderito alla Giornata Mondiale contro l’Ipertensione, giunta alla quindicesima edizione, organizzata a livello nazionale dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) e promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League. Oggi, dalle 9 alle 13, nel presidio di San Fermo della Battaglia 125 persone si sono sottoposte ai controlli gratuiti e hanno effettuati i colloqui con gli specialisti del Centro per l’Ipertensione, di cui è responsbaile Claudio Pini.  L’evento si avvalso anche della collaborazione di sei studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università dell’Insubria – Como: Chiara Andreoletti, Martina Di Lucchio, Noemi Livoti,  Shelene Roccatello, Andrea Sartorio e Samantha Zamprogna. Insieme a loro anche Linda Lanzoni e Matteo Gigliotti, due studenti del terzo anno della Facoltà di Medicina dell’Insubria.

Oltre ad effettuare la misurazione gratuita della pressione, medici e infermieri hanno compilato per ogni partecipante la scheda per il calcolo dei fattori di rischio cardiovascolare e hanno fornito indicazioni sul corretto uso dei dispositivi per i controlli pressori a casa. E’ stato distribuito, infine, materiale sul Centro Ipertensione dell’Asst Lariana.

Lo slogan “Know your blood pressure”, che per la campagna italiana è stato tradotto“Impara a conoscere la tua pressione arteriosa”, è stato negli ultimi anni il motivo conduttore dell’iniziativa.
“Oggi è stata l’occasione per molti comaschi – ha spiegato Claudio Pini, responsabile del Centro Ipertensione dell’Asst Lariana – di verificare la propria pressione. In molti casi sono stati riscontrati valori elevati, associati a sovrappeso e familiarità e all’assenza di un monitoraggio pressorio a casa. Finalità della Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa è favorire una maggiore consapevolezza del rischio associato alla malattia ipertensiva, una più diffusa consuetudine al periodico monitoraggio dei valori pressori e una maggiore aderenza dei pazienti alla terapia antipertensiva”.
La malattia ipertensiva rappresenta in Italia il più rilevante fattore di rischio per infarto miocardico e/o cerebrale (prime due cause di morte nella nostra penisola), scompenso cardiaco, insufficienza renale cronica e/o fibrillazione atriale. Più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età e quasi il 10% tra bambini e adolescenti che risultano già ipertesi.
Sebbene nella maggior parte dei casi l’ipertensione arteriosa risulti controllata dalla terapia, circa il 35% degli italiani ipertesi presenta – malgrado la terapia – valori pressori superiori a 140/90 mmHg. Almeno il 30% degli italiani, inoltre, sono ipertesi, ma ignorano del tutto di esserlo.
Come indicato dai dati OSMED, infine, la aderenza e persistenza in terapia antiipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco antiipertensivo, con ampie differenze tra classe e classe di farmaci e farmaci in combinazione fissa oppure estemporanea, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio e la spesa sanitaria.

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