Il personaggio

A Como la star del ponte di Archimede, sala gremita per ascoltare le sue parole

Arianna Minoretti stamane a Como spiega come si è arrivati alla progettazione e le prospettive. Passando anche da alcuni studi fatti per il Lario.

Tantissima gente e tantissima curiosità. Auditorium del Don Guanella gremito questa mattina per ascoltare le interessanti parole di Arianna Minoretti, ingegnere comasco, a capo di un team di esperti che da anni dirige gli studi per la realizzazione del Ponte di Archimede in Norvegia per conto del Norwegian Public Roads Administration (NPRA), l’ente governativo competente. Stamane era in città su invito del dinamico presidente dell’Ordine degli ingegneri di Como, Mauro Volontè: prima l’assemblea dell’Ordine professionale e poi le parole di Arianna che ha attirato l’attenzione di tutti.

 

Perchè anche se lei non vuole è ormai una star. Almeno del web dove in tanti la riconoscono e la cercano per via degli studi di questo ponte galleggiante tra i forti della Norvegia. E lei ha parlato anche del perchè è nata questa idea nel paese scandinavo:”Perchè lì le distanze sono immense da una parte all’altra del paese – ha detto nel suo intervento – ed accorciare i tempi è importantissimo. Appena arrivata – ha svelato – ho chiesto l’ospedale più vicino in caso di problemi con le mie allergie. Mi hanno risposto tre ore. Ma come  ? ho detto. Mi hanno assicurata dicendomi che in caso di necessità urgente sono attrezzati e mandano l’elicottero….Ecco perchè ora l’idea del ponte è una cosa di grande attenzione per tutti loro”.

 

Arianna ha ripercorso tutta la storia dell’opera fino al progetto esecutivo fatto passando anche da alcuni studi fatti – negli anni 80 – per il lago di Como e quello di Lugano.

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