Como, lutto

Il cordoglio del sindaco Landriscina per la scomparsa di Pigni:”Figura di valore”

Il primo cittadino ricorda il suo impegno politico a favore della città. Il funerale domattina.

“Esprimo il mio cordoglio per una persona che ha saputo dare molto a questa città attraverso gli incarichi di prestigio che ha ricoperto nel corso della sua esperienza umana e politica, prima di tutto mettendosi al servizio della cittadinanza. Le sincere e sentite condoglianze vanno dunque ai familiari in nome e per conto di tutta la cittadinanza, della giunta comunale, della presidenza del consiglio e di tutto il consiglio comunale, dei dirigenti e dei dipendenti del Comune di Como, avendo tutti avuto modo di apprezzare, anche in termini di risultati, il suo impegno nell’ambito degli importanti ruoli politici e amministrativi ricoperti, tra cui spiccano quelli di parlamentare e di sindaco».

 

Lutto e dolore a Como quest’oggi. E’ scomparso nella notte, a 93 anni. Partigiano, storica figura del socialismo comasco, ha ricevuto anche l’Abbondino d’Oro, la massima onorificenza cittadina. E in queste ore in tanti lo stanno ricordando con messaggi ed affetto, anche sui social

Il 30 ottobre 1992 è stato eletto sindaco di Como, primo primo cittadino di sinistra nella storia del capoluogo. In carica fino alle dimissioni dell’ottobre dell’anno successivo.

I funerali sono in programma domani a Sant’Orsola, orario ancora da fissare

Persona e Sindaco di grande passione e umanità. Abbondino d’oro“, lo ricorda così l’altro ex sindaco Mario Lucini sulla sua pagina di Facebook. E come lui in tanti lo ricordano in queste ore sui social. Dai consiglieri comunali di oggi e di ieri – che lo hanno conosciuto – ad altri figure di spessore della città. Pigni è stato anche consigliere comunale della città prima di diventare sindaco nel 1992.

 

 

IL RICORDO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

A Como e in provincia è stato sempre un punto di riferimento, un Partigiano che non mancava, in ogni occasione pubblica e non, di ricordare che non è dei fascisti di ieri che si deve avere paura ma di quelli di oggi, e che la libertà e la democrazia non sono bene eterni, che c’è sempre qualcuno che vorrebbe farli sparire e che per questa ragione si doveva sempre vigilare. Mai come oggi queste parole sono state di estrema attualità.

 

Ricordiamo con orgoglio e commozione come, dal palco della grande manifestazione contro il primo “festiva boreal” organizzato nel 2013 da forza nuova a Cantù, Renzo tuonò contro l’allora sindaco della cittadina brianzola Claudio Bizzozero che, per una distorta visione della democrazia, aveva concesso gli spazi pubblici e l’agibilità politica al gruppo di estrema destra. Ricordiamo il suo entusiasmo quando si parlava di giovani antifascisti che aderivano all’ANPI, il suo sorriso, e la sua voglia di giustizia sociale che non sono mai venute meno, anche quando non era più in forma.

 

Ci piace ricordarlo così, che sorride e che racconta orgoglioso di quando nel 1983 Sandro Pertini inaugurò a Como il Monumento alla Resistenza Europea.

 

Ciao Renzo, che la terra ti sia lieve.

 

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