Canturino

Cosa c’è dietro gli anni ruggenti di “Tropicana”? Uno spettacolo “da bere” al San Teodoro

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Ma che strano sogno
Di un vulcano e una città
Gente che ballava sopra un’i-so-la
….
è Tropicana, ye
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la canzone del Gruppo Italiano che ha dominato le classifiche nel 1983, è diventato un brano simbolo dell’estate passando alla storia come inno alla leggerezza tipica della bella stagione, ballo di gruppo per eccellenza e immancabile colonna sonora di ogni villaggio turistico. Tutti l’hanno canticchiata e ballata, nessuno l’ha mai veramente ascoltata. Ma di che cosa parla, veramente, questa canzone?
Se lo sono chiesti i giovani attori della compagnia Frigoproduzioni e si sono resi conto che, sulle note di una canzone allegra, si sgretola la civiltà occidentale. Da questa epifania è partita la drammaturgia per “Tropicana”, lo spettacolo di sabato 12 gennaio al Teatro San Teodoro di Cantù.
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Su un calypso orecchiabile e ritmato si innesta infatti un testo di tutt’altra natura: la canzone descrive un’apocalisse, alla quale i presenti assistono senza quasi rendersene conto, perché si sentono “come dentro un film” e in televisione sta passando la pubblicità di una bibita: la Tropicana, appunto.
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tropicana teratro san teodoro

In scena una band di tre ragazzi e una ragazza, tutti con la loro bottiglietta di succo Tropicana, che vorrebbero fare un concerto-spettacolo ispirato alla canzone, per dimostrare come il mercato e il marketing promozionale condizionano le opere d’arte fino a stravolgerle. Sul palco l’identità della compagnia si sovrappone a quella del Gruppo Italiano, in un cortocircuito tra identità reali e immaginarie, in cui ogni attore sembra fare outing delle proprie debolezze, vigliaccherie e speranze. Lo spettacolo, tra ironia e nonsense, cela il malessere di una generazione senza ideali, una generazione che “esplode” tra balli superficiali, bevendo una bibita dolce.

La drammaturgia collettiva a cura di Francesco Alberici parla di arte, aspirazioni, relazioni e frustrazioni generazionali in modo mai scontato. Lo spettacolo si svolge su diversi piani: da una parte gli attori che, in modo realistico, interpretano i componenti della band; dall’altra gli stessi attori che diventano i protagonisti del testo della canzone; infine il piano metateatrale, in cui man mano si svela al pubblico la finzione.

Tropicana si lega a un immaginario distorto, sia sul piano pubblico (gli anni ottanta, la decadenza dei costumi, la nascita della televisione berlusconiana, l’inizio dell’ascesa del PSI craxiano, la paura dell’atomica), che su quello privato (Tropicana rappresenta la dimensione della festa costante e quasi obbligatoria, della spensieratezza disimpegnata, del divertimento da villaggio). Uno spettacolo che intriga, diverte ed è condito da alcune canzoni famose oltre quella che da il titolo, e alla fine gli spunti di riflessione toccano aspetti come il rapporto tra l’arte e il mercato e la superficialità del pubblico, riflesso di una società distratta dal refrain mellifluo della pubblicità.

Teatro San Teodoro
via Corbetta 7 – CANTU’
SABATO 12 GENNAIO – ORE 21 

TROPICANA

un progetto di FRIGOPRODUZIONI
produzione Teatro i – Associazione Culturale Gli Scarti
con Claudia Marsicano, Daniele Turconi, Salvatore Aronica, Francesco Alberici
drammaturgia di Francesco Alberici
creazione collettiva a cura di Francesco Alberici
aiuto regia Daniele Turconi, Claudia Marsicano
INTERO 16.00€
RIDOTTO 14.00€
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