Como

Varese o Albese, qui piovono cammelli

Como e Varese cugine e rivali da sempre e non solo sui campi di calcio, ora anche i cammelli dolci dell’Epifania diventano terreno per una disfida che spargerà molto zucchero sulla Pedemontana.

Tutto è iniziato con un nostro articolo di qualche giorno fa che riportava la ricetta tradizionale varesina dei cammelli di sfoglia, quelli che riempiono le pasticcerie della “Città Giardino” nei giorni dell’Epifania. L’origine di questo dolce è oscura, la leggenda vuole che dal varesotto passarono le reliquie dei Magi, rubate dal Barbarossa nella chiesa di Sant’Eustorgio a Milano e da lui donate all’arcivescovo di Colonia. Con la forma dei cammelli dei Magi i varesini hanno creato il dolce di sfoglia derivato da una ricetta popolare anticamente di frolla o di pane.  Ne esistono molte varianti con farciture di fragole e panna, crema pasticcera e cioccolato, ma quello “liscio” rimane il classico per eccellenza. Che la leggenda sia verità o fantasia, dei dolci cammelli a Varese ne hanno fatto un vanto.

Fin qui tutto bene, anzi no. Ai comachi questa storia che i cammelli di sfoglia sono prerogativa di Varese non va proprio giù e, sui social, il nostro articolo ha raccolto molti commenti che ricordavano come i cammelli dolci dei Re Magi si trovano da anni anche in quasi tutte le pasticcerie e i panifici lariani. Tanto per fare qualche nome “Il pane di Tina Beretta” ci ricorda i suoi cammelli così come la pasticceria Fuin che li prepara sia lisci che farciti, a Cantù non è da meno Marra e così altri indirizzi segnalti dai lettori, molti dei quali hanno scritto di aver sempre visto questi dolci in occasione dell’Epifania.

Molto bella la storia che ci arriva da Albese con Cassano dove i dolci dei re Magi i vecchi del paese li chiamano “sgaratà”, forse per le due gambe larghe dei cammelli, chi lo sa. Attuale depositaria della ricetta degli sgaratà è la Pasticceria Casartelli. Aperta ad Albese dal 1979, su esplicita richiesta dei cittadini albesini, iniziò quasi subito a sfornare i dolci cammelli che prima venivano fatti dal forno del paese con una pasta simile al pan brioche.

cammelli sfoglia albese

A raccontarci questo aneddoto è Elisa Bolognini, proprietaria della pasticceria insieme al padre, anche in queste ore la produzione di dolci per l’Epifania va avanti a pieno regime:  “Noi facciamo due tipologie di cammelli dolci, quelli di sfoglia, che vanno per la maggiore, e quelli in frolla. Negli anni la richiesta è aumentata esponenzialmente, fino ad arrivare a diventare oggi una vera mania. Dopo 40 anni e centinaia di cammelli dolci, gli albesini si sentono uniti da questa tradizione”.  

Nella foto che ci ha mandato Elisa le irriducibile del cammello di sfoglia, Mina e Pina due balde giovinette con i loro dolci appena sfornati.

cammelli sfoglia albese

A questo punto, se anche il copyright sui cammelli di sfoglia spetta a Varese, la bontà di questi dolci dalla forma simpatica e dalla ghiotta fragranza è diventata patrimonio di tutto questo territorio insubre. Non ci resta che “azzannare” il nostro cammello e buona Epifania a tutti.

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