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Una “Cattedrale” dentro Villa Bernasconi fotogallery

Un “mandala” con sabbia colorata realizzato da quattro monaci tibetani  domenica  a Villa Bernasconi è l’ultima immagine della mostra “Cattedrali” di Roberto Gavinelli ospitata nelle sale della dimora liberty di Cernobbio.

Se il  “mandala” è effimero e si disperderà, a memoria della mostra rimarrà un’opera di Vinelli (nome d’arte di Roberto Gavinelli), che la famiglia ha deciso di donare alla collezione permanente del museo in memoria dell’atista scomparso nel 1998. In questi vent’anni mai era stata allestita una personale con tutte le opere di Vinelli. Dawn Steve Cain, moglie dell’artista milanese, ha voluto rendere omaggio alla memoria del marito con “Cattedrali”, una mostra che ha emozionato e coinvolto. Le opere di Vinelli, si fondano sulla compattezza dell’immagine per aprirsi a un’interpretazione libera, fantastica. Contenute nelle dimensioni, stuzzicano lo sguardo che si perde in una miriade di particolari fino ad arrivare a una visione di insieme.

 

Roberto Gavinelli nasce a Milano nel 1941 e al termine degli studi prosegue l’attività paterna nella società di produzione di aromi per l’industria delle bevande. Negli anni ’60 l’azienda Gavinelli diventa fornitrice di San Pellegrino proponendo un aperitivo analcolico come alternativa agli aperitivi classici. Nasce così il Bitter analcolico San Pellegrino, più tardi chiamato semplicemente Sanbitter. La fruttuosa collaborazione con San Pellegrino porta successivamente alla creazione di un aroma che darà vita alla bevanda Chinotto che con il suo gusto fresco, dolce-amaro, arriva ad oggi con il nome di Chinò. Nel 1983 incontra Dawn Steve Cain, dal loro matrimonio nascono due figli, Gemma e Graziano. Nel ’91 Gavinelli cede a San Pellegrino la sua attività e alcune delle sue le formule, per dedicarsi a tempo pieno all’attività artistica esprimendo genio e creatività. Lascia una collezione di Cattedrali visionarie e un ricettario di formule mai realizzate.

cattedrali villa bernasconi

L’arte di Roberto Gavinelli, in arte Vinelli, può essere descritta come una delle sue formule: una miscela tra la precisione nel dosaggio degli elementi e la visione che oltrepassa questo rigore lasciando intravedere elementi creativi che, sovrapposti, alimentano la creazione delle “Cattedrali”. Opere realizzate con materiali di riciclo, nell’epoca in cui l’economia ecologica non aveva ancora preso piede. Una visione quella di Vinelli dove tubi di plastica, bottiglie non soffiate, ovetti per sorprese si travestono e rivestono ruoli diversi, amalgamandosi in un concetto che punta verso l’alto. Nelle fondamenta delle sue opere, Roberto racchiude la necessità dell’uomo di innalzarsi a un modello valoriale superiore, l’arte ne è veicolo, il tutto è Cattedrale.

 

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