Como

Con gli occhi dell’amore. Stefano Minder presenta a L’Officina della Musica l’album “Love Through My Eyes”

Vocalist e pianista jazz cresciuto fra Italia e Svizzera, Stefano Minder fresco dell’esperienza americana alla  Saint Louis dove è stato per perfezionare i suoi studi musicali,presenta questa sera a L’Officina della Musica di via Giulini a Como il suo primo album solista intitolato “Love Through My Eyes”.

Da sempre impegnato in equilibrio fra jazz e soul music, Minder offre nove brani originali. Sul palco del club comasco avrà al suo fianco giovani e talentuosi musicisti con cui ha condiviso gran parte del percorso artistico degli ultimi anni: Antoni Kuzak al sax alto, Lorenzo Nanni al piano, Alessio Renda al basso e Yuri Alviggi alla batteria.
Inizio concerto ore 21, ingresso 10 euro.

La coraggiosa scelta di un tema già così tanto usato come l’amore, non rende l’album “Love through my eyes” banale, ma affronta questo argomento con occhi diversi, che trasmettono sia un’rapporto distorto dai demoni della vita, ma anche la voglia di una vita alla ricerca di quell’amore vero, superiore.
Sin dalla prima traccia viene presentato un’amore vulnerabile, in balia degli eventi che ci feriscono e ci fanno male. Questo conduce ognuno di noi all’affannosa ricerca di una perfezione o un miglioramento, rimanendo concentrati però su noi stessi e affrontando troppe delusioni da questo mondo e dalle persone che ci circondano, rinchiudendoci in noi stessi, risultando intoccabili, ma in realtà ancor più fragili.
Questo è il tentativo di riempire i vuoti della nostra anima con piaceri momentanei, fili troppo sottili per poter tenere insieme i lembi di un cuore ormai a pezzi. È proprio in questo dolore che si ha la possibilità di rialzarsi e cambiare direzione. Stefano Minder vede come unica e vera via di uscita un’amore superiore al quale potersi affidare per poter vedere il mondo non più con i propri occhi, ma con un filtro dorato che ci accompagna in una degustazione emotiva piena, sincera e totale.
L’oro è il filtro, il filo di Arianna che ci indica la strada da percorrere traccia dopo traccia, accompagnandoci verso toni di amaro e luci che si alternano all’interno di un viaggio che abbraccia jazz, soul, blues e pop, presentando luci e ombre di una quotidianità ingabbiata da un egoismo malsano che rende tutto e tutti esseri inetti alla vita e insensibili all’altro. L’amore diventa quindi una scelta, un cambio di prospettiva, una vera e propria presa di posizione che ci rende liberi dalle abitudini troppo comode per la nostra carne, ma tossiche per la nostra anima.
Nove tracce che parlano di tutto questo in maniera estremamente personale ed intima, lasciando a ognuno la libertà dell’approccio interpretativo e applicativo di temi che sentiamo troppo nostri per poter rimanere indifferenti e insensibili.
Ci avviciniamo, così, ad un amore che regala soddisfazioni, una sorte di re Mida che trasforma in oro noi stessi e tutto quello che ci circonda. Quello che resta da fare è solo accettare o rifiutare la sfida che viene lanciata in “Love through my eyes”, ovvero quella di capire e di conoscere il vero amore prima di lanciarsi in emozioni rilegate con una bella copertina ma con le pagine vuote, senza parole e profondità.
Speranza è sicuramente una delle parola che trasmette questo percorso dell’animo umano, ma la certezza è la vera conclusione; un “dulcis in fundo” che rende il tutto incredibilmente vero e vivo.

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