La truffa

Como, il quiz per la patente con inganno: due egiziani scoperti e denunciati fotogallery

Alla sede della Motorizzazione con smartphone nascosto sotto la camicia ed auricolare. Ecco gli oggetti sequestrati

La Polizia Locale di Como ha denunciato due cittadini di origine egiziana protagonista di una tentata truffa durante gli esami per la patente di guida. L’operazione condotta dalla Polizia Locale nella sede della Motorizzazione Civile di via Tentorio ha consentito di interrompere il tentativo di truffa posto in essere da un uomo di 35 anni originario dell’Egitto e residente a Milano e di coglierlo in flagranza di reato. Dopo aver occultato uno smartphone sotto il normale vestiario, grazie ad un foro praticato sulla maglietta l’uomo posizionava l’obiettivo della videocamera in maniera tale da poter inquadrare il monitor su cui erano proiettati i quiz per gli esami di teoria.

Il sistema escogitato consentiva al candidato di trasmettere le domande all’esterno in modo da poter ricevere in tempo reale le risposte attraverso un minuscolo e trasparente auricolare. Un complice, completava la truffa comunicando, dopo aver letto le domande, dove posizionare correttamente la crocetta. Una volta sorpreso, l’autore della tentata truffa, grazie anche alla collaborazione dei funzionari della Motorizzazione insospettiti dallo stato di agitazione dell’esaminando, ha ammesso le proprie responsabilità ed ha collaborato con gli inquirenti. In base agli elementi raccolti, gli agenti della Unità Operativa Sicurezza Urbana coordinati dal Commissario Capo Aurelio Giannini stanno cercando di risalire all’identità del “suggeritore” attraverso approfondimenti sulle schede sim e sullo smartphone sequestrati all’autore della tentata truffa.

Il materiale utilizzato dall’indagato (telecamera – schede sim- auricolare) è stato sottoposto a sequestro penale, mentre l’uomo accompagnato in comando, dopo gli atti di rito, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Como per il reato di tentata truffa in concorso.

Analogo episodio è stato accertato ieri mattina, quando gli Agenti dell’Unità Operativa Sicurezza Urbana hanno sorpreso un altro cittadino egiziano, quarantenne, residente a Milano, che con lo stesso escamotage, si apprestava a svolgere i quiz d’esame con la collaborazione di un complice esterno. Anche in questa circostanza uno smartphone occultato sotto la camicia in maniera tale da poter inquadrare il monitor su cui erano proiettate le domande consentiva all’esaminando di trasmettere le immagini all’esterno e di ricevere le risposte corrette attraverso un minuscolo auricolare.
Portato in Comando, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica con la medesima accusa contestata al connazionale qualche giorno prima.

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