Como

Domenica 19 novembre la prima “Giornata mondiale dei Poveri”. Le iniziative della Diocesi di Como

giornata mondile dei poveri

Papa Francesco, il 20 novembre 2016, a chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia, istituì, illustrando il suo pensiero al termine della lettera apostolica “Misericordia et misera”, la “Giornata mondiale dei Poveri”, annunciando che si sarebbe svolta nella XXXIII Domenica del Tempo Ordinario.

«Sarà una Giornata – scrive il papa nella lettera – che aiuterà le comunità e ciascun battezzato a riflettere su come la povertà stia al cuore del Vangelo e sul fatto che, fino a quando Lazzaro giace alla porta della nostra casa (cfr Lc16,19-21), non potrà esserci giustizia né pace sociale. Questa Giornata costituirà anche una genuina forma di nuova evangelizzazione (cfr Mt 11,5), con la quale rinnovare il volto della Chiesa nella sua perenne azione di conversione pastorale per essere testimone della misericordia».

A ciascuna diocesi è lasciata la possibilità di proporre iniziative e attività che favoriscano la riflessione sui temi ricordati da papa Francesco. «Non sarà un appuntamento che si aggiunge – riflettono da Caritas Como –, ma un’occasione per guardare a quello che le nostre realtà fanno, quotidianamente, a sostegno delle numerose povertà e fragilità. Un modo per interrogarsi sul bene che ancora possiamo esprimere». Ogni parrocchia, dunque, sceglierà in modo autonomo le modalità con le quali vivere questo appuntamento.

Ma c’è un servizio di Caritas Como che, proprio in concomitanza della “Giornata”, ha deciso di farsi conoscere meglio. Si tratta di “Porta Aperta”, lo sportello – gestito dalla Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio Onlus, in convenzione sottoscritta con gli enti Provincia di Como e Comune di Como – che si occupa del coordinamento dei servizi rivolti alle persone in difficoltà e a rischio di esclusione.

Lunedì 20 novembre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (cui seguirà, per chi lo desidera, la partecipazione alla Santa Messa feriale, alle ore 17.30, appunto, presso la chiesa del Gesù) gli operatori del servizio assicurano un’apertura straordinaria per mettersi in dialogo  con la città. Tutti potranno accedere all’ufficio di via Primo Tatti 18 (proprio nel cuore della città murata, adiacente la già ricordata chiesa del Gesù), per chiedere informazioni sulle attività svolte e per scambiare idee e opinioni con gli operatori del servizio.

Ricordiamo che Porta Aperta Coordina direttamente l’accesso alle mense diurne, al Centro di accoglienza notturno (permanente e invernale), all’ambulatorio medico e si occupa della distribuzione del vestiario maschile.

Annualmente viene redatta una relazione sociale, che restituisce informazioni e osservazioni che offrono una fotografia della situazione sociale e della presenza della grave emarginazione nella città di Como. Nel 2016, per esempio, sono state oltre 1000 le persone seguite: per la metà si trattava del primo accesso al servizio. In totale si sono svolti oltre 5mila colloqui (ovvero le persone hanno incontrato gli operatori in almeno cinque diverse occasioni). Per quanto riguarda le utenze: gli uomini italiani sono stati 183, quelli stranieri 582; le donne italiane 42, mentre le straniere 235. Per quanto riguarda la nazionalità delle persone che accedono al servizio: al primo posto l’Italia, seguono Ucraina, Pakistan, Marocco.

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