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Foresta di Lombardia: “Corni di Canzo” candidati al Premio “Foreste intelligenti”

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Si candida al Premio “Foreste Intelligenti in ambito montano” la Foresta “Corni di Canzo”, in quanto la gestione fin qui operata è esemplificativa dei criteri, delle esperienze, dei principi e degli impegni con cui il sistema delle 20 Foreste di Lombardia viene gestito da ERSAF.

La Foresta è localizzata nelle Prealpi calcaree lombarde in comune di Canzo, compresa fra i due rami del Lago di Como. Ha una superficie di circa 450 ettari ed occupa per intero l’alto bacino del torrente Ravella, affluente del fiume Lambro. La Foresta si estende da una quota di 550 m ai 1.372 m della vetta del Corno Occidentale. La copertura boscata è di 414 ha, di cui 80 rappresentati dai rimboschimenti di conifere alloctone. Il resto della copertura è rappresentato da orno-ostrieti, noccioleti, acero-frassineti e faggete. È presente anche una piccola porzione di castagneto da frutto, valorizzata a fini storico-paesaggistici. Pascoli e prati occupano ormai un’estensione molto limitata, inferiore a 10 ha, ma sono tuttora regolarmente utilizzati.

Il territorio della Foresta era un tempo organizzato in Alpi di proprietà privata. Intorno al 1930 iniziò lo spopolamento della valle e l’espansione del bosco. A partire dal 1956 la proprietà fu acquisita dall’ex ASFD (azienda di stato per le foreste demaniali), che allontanò le ultime famiglie rimaste e iniziò il rimboschimento degli ex coltivi e dei pascoli con le conifere, alloctone come era uso all’epoca. Nel 1980 la proprietà passò al demanio forestale regionale, gestito dall’ex Azienda Regionale delle Foreste, confluita nel 2002 in un nuovo ente: ERSAF.

L’intera Foresta rientra nella Rete Natura 2000, mentre una porzione è protetta come Riserva Naturale geomorfologica e paesistica, denominata “Sasso Malascarpa”. I tre istituti, Foresta regionale, area Natura 2000 e Riserva Naturale, in gran parte coincidenti come superficie, sono gestiti direttamente da ERSAF, che ne garantisce coerenza pianificatoria.

La Foresta è raggiungibile in un’ora di cammino, motivo per cui risulta essere frequentata tutto l’anno da escursionisti, scolaresche e gruppi organizzati con una media giornaliera annua registrata all’ingresso della Foresta di 260 persone.

Nella Foresta operano due concessionari che, utilizzando due diversi fabbricati rurali, forniscono un servizio di educazione ambientale con foresteria e garantiscono la gestione agricola dell’area e l’attività agrituristica. Il rapporto contrattuale con i due concessionari privati mira all’ottimizzazione dei servizi ambientali e ricreativi forniti.

La strategia gestionale è orientata dalla “Carta delle Foreste di Lombardia”, un documento sottoscritto nel 2004 da Regione e da ERSAF e nel 2005 da tutti i Comuni delle Foreste, che esplicita la politica per la gestione sostenibile e multifunzionale attraverso la valorizzazione della risorsa forestale, la conservazione e il miglioramento del patrimonio naturale, la condivisione con la comunità e lo sviluppo economico del territorio. La Carta è inoltre uno strumento di comunicazione con il pubblico per rendere trasparente e diffuso il proprio operato.

A tal proposito le azioni intraprese sono:

  • dal 2006, attuazione del Piano di Assestamento ordinario e del Piano di Assestamento Forestale Semplificato, redatto nel 2009, per tutto il sistema delle 20 Foreste di Lombardia e finalizzato ad uniformare la loro gestione. Al PAFS sono allegate le misure di conservazione per specie ed habitat per le aree di Rete Natura 2000;
  • dal 2009, certificazione FSC® e PEFC™ del sistema delle 20 Foreste;
  • dal 2014, vendite pluriennali della ripresa dei boschi, integrate da fornitura di servizi alla filiera del legno, alla divulgazione e formazione;
  • nel 2015, istituzione dell’Albo del Partenariato per la gestione delle Foreste di Lombardia, con lo scopo di sviluppare rapporti di collaborazione operativa della foresta tra ERSAF e soggetti pubblici e privati locali;
  • nel 2107, avvio dei lavori per la sottoscrizione del “Contratto di Foresta” della Foresta Corni di Canzo, un accordo tra ERSAF e la comunità locale per condividere obiettivi comuni e gestire la foresta in modo coordinato e partecipativo. Il contratto si propone come modello innovativo di governance del territorio, che si fonda sulla concertazione e sulla sussidiarietà e che rafforza le reti di relazioni tra partner e stakeholder. Attualmente sono già sottoscritti e operanti in ERSAF 7 contratti;
  • dal 2003, sviluppo del programma “Foreste da Vivere”, calendario annuale di eventi culturali, ricreativi e sportivi per promuovere le foreste e gli alpeggi che vede coinvolta una rete di circa 80 partner.

 

Il Piano di assestamento prevede la progressiva sostituzione con latifoglie spontanee dei soprassuoli coetanei di conifere alloctone, i più vecchi dei quali hanno raggiunto 60 anni e versano in evidenti difficoltà stazionali anche a causa del progressivo innalzamento della temperatura e del continuo calo delle precipitazioni. Obiettivo è aumentare la biodiversità e la stabilità strutturale della foresta. Negli ultimi 10 anni sono stati sottoposti a diradamento selettivo circa 32 ha, con interventi condotti in amministrazione diretta.

Dal 2015 è in atto un’utilizzazione pluriennale di lotti boschivi, con cui è stata posta in vendita la ripresa disponibile nelle particelle produttive (3.100 mc), rappresentata per il 95% da conifere. L’impresa boschiva aggiudicataria effettuerà le utilizzazioni nell’arco di 5 anni secondo le indicazioni del Piano. Il contratto prevede, oltre ai tagli, anche migliorie infrastrutturali ed eventi formativi per operatori forestali e didattici con le scuole. Parte del legname viene riservata ai fabbricati presenti in foresta e dati in concessione, per alimentare le centrali a biomassa.

Nel 2015 è stato realizzato il progetto “Foreste in Comune”, finanziato da Fond. Cariplo all’interno del bando “comunità resilienti”, con l’obiettivo principale di condividere la gestione della foresta con la comunità locale, prima applicazione in Lombardia dell’esperienza dei “Custodi del Territorio” promossa da Legambiente. Tra le azioni previste, la concessione a 24 privati cittadini di Canzo di piccoli lotti boschivi ad uso familiare.

Per utilizzare la foresta a scopo didattico sono state realizzate 4 aree permanenti esemplificative di altrettante tipologie forestali dell’area prealpina, inclusi i rimboschimenti di conifere, in cui sono stati realizzati 4 “martelloscopi”: aree dove, grazie all’utilizzo di appositi software e rilievi in campo, è possibile simulare operazioni di martellata e valutarne gli effetti.

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A Prim’Alpe sui terrazzamenti ex coltivi è stato realizzato un campo collezione di ciliegi selvatici e un arbusteto, da cui viene raccolto il seme destinato al Centro Vivaistico Regionale per la produzione di piantine autoctone. Sono inoltre stati recuperati tre piccoli terrazzamenti e coltivati ad orto, vigna e frutteto, come esempi didattico-dimostrativi delle colture tradizionali della zona.

Un’altra importante attività di recupero della storia dei luoghi è consistita nel riportare alla luce l’antico insediamento rurale di Second’Alpe. L’intervento, concluso nel 2010, è avvenuto in collaborazione con i partecipanti ai campi di volontariato internazionale.

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Particolare attenzione viene rivolta alla creazione e manutenzione di sentieri tematici, percorribili in autonomia in grado di coniugare l’escursionismo con la didattica. La Foresta offre due sentieri geologici, la tradizionale “Via delle Alpi”, due sentieri naturalistici, un percorso di orienteering e un sentiero emozionale, denominato lo “Spirito del Bosco”, ricco di sculture e allestimenti in legno, con frequentazioni extra-regionali.

Per monitorare il flusso escursionistico nella Foresta e orientare le scelte gestionali sono stati installati 5 ecocontatori che registrano i passaggi di visitatori (media 2016: circa 260 passaggi/giorno, totale circa 95.000 visitatori/anno).

Tutti i proventi della Foresta (legna, canoni concessioni, fotovoltaico, vendita pubblicazioni), che per il 2016 sono stati di € 39.100, vengono reinvestiti per le manutenzioni delle foreste e alpeggi.

La Foresta è stata oggetto di alcuni progetti LIFE:

  • LIFE RISMA (1999-2002), per la conservazione di habitat prioritari;
  • LIFE CRAINat (2010-2013), con la creazione a Prim’alpe di una vasca di riproduzione del gambero di fiume, tuttora in funzione;
  • LIFE IP GESTIRE 2020, (2016 in corso), per la gestione delle aree NAT2000,
  • LIFE+ MGN (2012-2016), in questo progetto sono stati mappati e valutati i Servizi Ecosistemici prioritari forniti da 21 siti Natura 2000 pilota italiani, tra cui quelli nella Foresta Corni di Canzo, dove ad es. sono stati stimati valori di 1,4 milioni di euro per il sequestro di CO2 e 1,2 milioni di euro per il valore ricreativo. Sono state inoltre attivate forme innovative di Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES), per la produzione legname, il sequestro di carbonio, la produzione di foraggio e erbe spontanee e l’attivazione di un numero SMS per micropagamenti, da parte dei turisti, destinati alla manutenzione della sentieristica.

Lo sviluppo e l’applicazione dei PES sarà uno degli elementi centrali del prossimo Contratto di Foresta, il cui avvio sarà proposto al termine del CamminaForesteLombardia (www.camminaforestelombardia.it) e che vedrà il coinvolgimento di numerosi partners pubblici e privati locali.

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La Foresta Corni di Canzo rappresenta un esempio significativo del nuovo modello gestionale che ERSAF ha inteso attribuire alle foreste regionali. La gestione intende garantire, in un’ottica di integrazione delle diverse politiche, i valori del bosco, sia per le comunità territoriali che per i frequentatori abituali, valorizzando i diversi servizi che questa Foresta è in grado di generare.

Resta l’ultimo passo da compiere: la costituzione, attraverso il Contratto di Foresta in avvio, di una Comunità Forestale del territorio che si prenda cura del bosco. Ma la lunga attività in corso ed i rapporti di profonda consonanza già esistenti tra tutti i partner aiuterà a fondare questa Comunità.

 

Maggior informazioni al sito www.ersaf.lombardia.it nella sezione Foreste e Alpeggi

 

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