Anche il giudice stavolta non ha potuto “chiudere un occhio” e dare una seconda opportunità. Non lo prevede il codice penale, non lo prevede la legge. E così per Tiziano Clerici, 55enne comasco senza una occupazione ed una residenza (ospite dell’Ozanam come ultimo domicilio) si sono spalancate le porte del carcere: tre anni (patteggiati) per il tentativo di rapinare la borsetta di una donna alle casse automatiche dell’autosilo Valduce in aggiunto all’anno e quattro mesi rimediati una settimana fa sempre in Tribunale per lo scippo della borsa ad una ragazza incinta in città.
Passi la prima – per la quale dopo le scuse era stato rimesso in libertà (“Non ho un soldo….”, aveva ammesso in lacrime), ma non la seconda. E per giunta nel giro di una settimana. Così per Clerici ora il carcere per quattro anni di fila. A bloccare l’uomo l’altro giorno è stato un carabiniere di Menaggio che, libero dal servizio, ha sentito le urla della donna alle casse dell’autosilo ed è subito intervenuto.
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