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Lake Como Film Festival, fine primo tempo. Intervista ad Alberto Cano

Fine primo tempo per il Lake Como Film Festival 2017. Domenica sera GULÎSTAN, LAND OF ROSES di Zaynê Akyol ha vinto il Premio Longscape, il concorso riservato ai lungometraggi che mostrano uno stretto legame tra cinema e paesaggio. Il Premio Longscapes Insurbia va invece a SPOOR di Agnieszka Holland, menzione speciale a BURGING BIRDS di Sanjeewa Pushpakumara.

La giuria cinema composta da Gaia Bracco, Gian Luca Pisacane, Jacopo Marchesano, Margherita Giusti Hazon, Simone Soranna e Gabriele Lingiardi ha assegnato il Premio Longscape della quinta edizione di Lake Como Film Festival a GULÎSTAN, LAND OF ROSES di Zaynê Akyol Per aver saputo raccontare il dramma contemporaneo delle donne combattenti con sguardo sincero ed efficace senza dimenticare la bellezza spietata del paesaggio, dimostrando che in tempo di guerra anche un lembo di terra può diventare casa”.

lake como film festival 2017

La giuria degli studenti dell’Università dell’Insurbia premia SPOOR di Agnieszka HollandPer aver coniugato una trama originale con un paesaggio descritto nel suo ciclo vitale, portando alla luce una battaglia per i diritti degli animali. Il film, che pur presenta contenuti drammatici, riesce comunque a non perdere di vista il lato ironico e leggero della vita. La fotografia rapisce lo spettatore in un’ambientazione fiabesca, a tratti luminosa e a tratti cupa, in cui il dialogo tra esseri umani e animali ripropone il gioco forza tra dominato e dominatori. La protagonista nonostante mantenga la fragilità proprie dell’essere umano, assurge ad emblema di chi nella vita si batte da solo per un grande ideale a fronte di una maggioranza violenta che reitera senza rifletterci le tradizioni di una società arcaica”.

lake como film festival 2017

La stessa giuria assegna la menzione speciale a BURGING BIRDS di Sanjeewa Pushpakumara “Per aver portato all’attenzione degli spettatori delle problematiche che non si conoscono o che non si vogliono conoscere. La crudeltà delle azioni si riflette e a volte si contrappone alle immagini del paesaggio. Le interpreti femminili tentano invano di ricreare un paesaggio domestico dei sentimenti armonico, che deve drammaticamente fare i conti con un paesaggio esterno carico di violenza. Alla fine è solo il fuoco che purifica tutto”.

Oltre al concorso internazionale in questo primo tempo Lake Como Film Festival ha proposto con successo una passeggiata creativa da brivido a Nesso sulle orme di Alfred Hitchcock nei luoghi dove il regista britannico girò “Il labirinto della passione”, un percorso “Como la città del cinema” nei set cittadini per alcuni film italiani e la proiezione di due lungometraggi in piazza Grimoldi. Non ultime le due conferenze tenute all’Università dell’Insubria. Già tanta roba.

Il secondo tempo inizierà sabato 8 luglio inaugurando una nuova location per il festival, l’Ostello Bello, da cui partiranno le proiezioni itineranti “Lungo la riva”. Nel mezzo una tappa della rassegna Territori Cinema Architettura la rassegna in collaborazione con l’Ordine degli Architretti di Como. Giovedì 6 luglio una doppia proiezione contemporanea al Monumento ai Caduti. Da un lato della torre di Sant’Elia il colorato film d’animazione “Il bambino che scoprì il mondo”, dall’alro “Homo sapiens” un cupo film germanico presentato al Festival di Berlino nel 2016.

Alberto Cano, direttore artistico di Lake Como Film Festival tira le somme di Longscapes e ci guida al secondo tempo

 

Il film vincitore di Longscapes

GULÎSTAN, LAND OF ROSES

di Zaynê Akyol, Canada/Germania 2016, 87′ (v.o. sott. it.)

La regista di origini curde Zaynê Akyol al suo documentario d’esordio si mette alla ricerca dei ricordi di Gulîstan, una sua cara amica, come lei emigrata in Canada, che si era unita al PKK ed è morta in combattimento nel 2000, ritraendo da vicino la vita di un gruppo di guerrigliere che vivono in un costante e impegnativo addestramento fisico e spirituale, strette nella resistenza tra Turchia e Isis. Per la prima volta, entriamo dietro la linea di un fronte che conosciamo dai media, scoprendo una scelta di vita estrema e senza ritorno, che porta ad affrontare le difficoltà e i pericoli senza incertezze o paura. Le ritualità delle combattenti, dalle armi al giocare a bandiera, e la dimensione politica nelle loro riunioni danno luce ad aspetti che riportano a una dimensione umana e quotidiana. Ma dietro questo ritratto, esplode il conflitto in bilico tra poesia e dramma della nostra attualità.

https://www.youtube.com/watch?v=lrkM6c-aILs

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