Cronaca

Cassa integrazione: nei primi due messi dell’anno cala la richiesta a Como

lavoro tessile

I primi due mesi del 2017 evidenziano un calo della richiesta delle ore di cassa integrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto Uil relativo ai mesi di gennaio e febbraio.  Una diminuzione sostanziale per le aziende lecchesi -81,9% e minore per quelle comasche -23,6%, in quest’ultimo territorio ha influito negativamente la cassa ordinaria, la quale è aumentata di oltre il 3.900% rispetto allo stesso periodo del 2016, ed è il distretto tessile che ha pesato enormemente, con un’incidenza del 37% sul totale della cassa integrazione ordinaria del periodo gennaio-febbraio.

“La riduzione di ore di cassa integrazione totale ha interessato tutti i settori produttivi: industria, edilizia, artigianato e
commercio – spiega Salvatore Monteduro, segretario generale Cst uil del Lario -. È troppo breve il periodo oggetto di analisi per affermare che la ripresa economica è forte e che le aziende della provincia di Como e Lecco sono fuori dalla crisi, anche in considerazione del fatto che i dati relativi alla fruizione delle integrazioni salariali degli ultimi anni non sono agevolmente confrontabili, in quanto risentono delle novità introdotte dalla riforma del Jobs act in materia di ammortizzatori sociali, con il D.Lgs 148/2015, che ha previsto nuovi strumenti di integrazione salariale”

Per Monteduro non bisogna abbassare la guardia <<ed è necessario che il governo acceleri le politiche fiscali orientate ad abbassare in modo strutturale la tassazione che grava sui lavoratori e pensionati per rilanciare la domanda interna, ed è importante un rafforzamento delle politiche attive, inoltre la UIL chiede una ragionevole revisione delle regole di accesso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria, a partire dalla durata e dal costo eccessivo per le imprese>>.

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