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Comunità russa, italiana e svizzera riunite al Casinò Campione d’Italia

I dodici rintocchi dell’orologio del Cremlino allo scoccare della mezzanotte hanno sancito l’addio al vecchio anno e il benvenuto al 2017 anche per la comunità russa del Canton Ticino, che si è data appuntamento nel Salone delle Feste al nono piano del Casinò Campione d’Italia per festeggiare il capodanno ortodosso. Un gala esclusivo organizzato da Rossella Gargano di “Garbo Management”, e riservato a quattrocento ospiti, ai quali ha dato il benvenuto anche il Console generale d’Italia a Lugano, Marcello Fondi, che ha partecipato alla serata per suggellare il legame tra la comunità italiana, quella svizzera e quella russa, particolarmente numerosa tra il Ceresio e il Lario.

A fare da madrina alla serata anche un volto noto della tv italiana, l’ex-velina russa Vera Atyushkina, che si è augurata un “2017 di pace per tutto il mondo”. Ad accompagnare gli invitati allo scoccare della mezzanotte uno show nel quale ha brillato la stella di Olga Romanko, la soprano russa di fama internazionale che ha commosso i suoi connazionali con un’interpretazione da brivido di “Oci ciornie” e della Carmen di Bizet, accompagnata dal violoncellista Maxim Beitan e dall’Orchestra Opera Viva, diretta dal maestro Andrea Cupia.

Non poteva mancare, nel rispetto della tradizione russa, una scatenata Kalinka scandita dai passi dei ballerini del Paris Show Bizz, interpreti nel corso della serata anche di uno scatenato Can-can in costume, nello stile del Moulin Rouge. “Siamo molto lieti che la comunità russa abbia scelto il nostro Casinò per festeggiare un appuntamento così importante – ha ringraziato l’amministratore delegato della casa da gioco, Carlo Pagan – una tradizione consolidata il cui ripetersi ci riempie di orgoglio”.

Di sicuro tra i primi desideri del 2017 di molte delle signore presenti al galà ci sarà stata una delle lussuose pellicce  della Collini Furs di Milano, che ha mostrato in anteprima la sua nuova collezione. Uno show dal respiro internazionale concluso, dopo il discorso del presidente russo Vladimir Putin e i dodici rintocchi dell’orologio sulla torre Spasskaja del Cremlino, con un brindisi tutto italiano: un flute di spumante Brachetto d’Acqui e poi un bicchierino di vodka nel rispetto della scaramanzia.

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