Como

Filantropia e Sviluppo un convegno internazionale sul Terzo Settore

filantropia e sviluppo fondazione comasca

Sabato 15 ottobre saranno a Como i ricercatori del Centre for Philantropy and Civic Society della Università di New York in un convegno internazionale organizzato da Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, nel quale rifletteranno con il pubblico sul ruolo della filantropia comunitaria e su come le fondazioni di comunità debbano assistere le non profit della provincia.

L’incontro pubblico si terrà  dalle 10,45 nella meravigliosa cornice del chiostro medioevale di S. Abbondio a Como dell’Università degli Studi dell’Insubria, dove saranno presenti una quarantina di eminenti figure provenienti da oltre venti paesi, dagli USA al Canada, dal Perù all’Argentina, dall’India alla Corea, dall’Egitto al Sud Africa, dalla Nuova Zelanda al Nepal.

Il convegno sarà aperto dal saluto del presidente di Fondazione Comasca, Giacomo Castiglioni e ospiterà anche gli interventi dei giovani di Youth Bank. Modera il convegno Giulia Canali, collaboratrice di CiaoComo su temi di sviluppo e no-profit.

L’ingresso è libero, occorre registrarsi su www.fondazione-comasca.it 

 

FILANTROPIA E SVILUPPO

Convegno internazionale

 Como, 15 ottobre 2016 – Università dell’Insubria

 

ore 10.15     Welcome coffee

ore 10.45     Interventi introduttivi

– Saluto autorità

– Presentazione da parte del Presidente della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus   

ore 11.00     La sostenibilità degli enti non profit

– Introduzione ed esito del sondaggio fra le non profit della provincia di Como

– Brevi testimonianze video

– Analisi e suggerimenti da parte di esperti internazionali

ore 11.20     Lo sviluppo delle capacità operative

– Introduzione ed esito del sondaggio fra le non profit della provincia di Como

– Brevi testimonianze video

– Analisi e suggerimenti da parte di esperti internazionali

ore 11.40    La promozione delle partnership

– Introduzione ed esito del sondaggio fra le non profit della provincia di Como

– Brevi testimonianze video

– Analisi e suggerimenti da parte di esperti internazionali

ore 12.00    Il ruolo delle fondazioni di comunità

Il dono come denominatore comune e fondamento identitario del privato sociale

ore 12.20    Conclusioni

– Riflessioni da parte del direttore del Center on Philanthropy and Civil Society della City Univerisity di New York

filantropia e sviluppo fondazione comasca
  • leggi e commenta la bozza di Manifesto su Filantropia e Sviluppo:

http://www.fondazione-comasca.it/wp-content/uploads/2016/10/Manifesto-per-la-filantropia-di-comunit%C3%A0.pdf  

 

  • approfitta di 40 esperti provenienti da tutto il mondo per capire cosa possiamo concretamente fare e partecipa al Convegno del 15 ottobre:

http://www.fondazione-comasca.it/fondazioni-di-comunita-e-sviluppo-del-territorio-partecipa-al-convegno-internazionale/

 

  • approfondisce la consapevolezza di quanto possiamo fare come società civile ed iscriviti al ciclo di conferenze sul valore aggiunto del privato sociale:

http://www.fondazione-comasca.it/il-valore-aggiunto-del-privato-sociale-nel-passato-presente-e-futuro-iscriviti-alle-3-conferenze/

 

  • trasforma la Fondazione Comasca nella tua fondazione, impara a conoscerla iscrivendoti ai social e contribuisci a disegnarne la strategia:

https://www.facebook.com/FondazioneComasca/

  • condividi tutto ciò con amici, parenti, colleghi e conoscenti per costruire una comunità degna di questo nome.

 

 

 

IL VALORE AGGIUNTO DEL PRIVATO SOCIALE: PRESENTE, PASSATO, FUTURO.

  • mercoledì 19 ottobre, ore 20,45, presso la Biblioteca comunale di Como, “Fare il bene oggi. Il terzo settore in Italia: opportunità, sfide e pericoli nella società odierna, conferenza di Gian Paolo Barbetta docente dell’Università Cattolica di Milano.Quello attuale è sicuramente uno dei momenti più delicati mai attraversati dal mondo non profit. Ma come la storia insegna, ogni fase critica è anche un’opportunità: sollecita domande e riflessioni indispensabili per un’energica ripartenza. Per rimettersi in gioco occorre però la disponibilità a ripensarsi, a recuperare motivazioni e slanci che le consuetudini quotidiane a volte appannano o persino cancellano. Al di là di ogni pigra consuetudine, in un percorso avventuroso quanto appassionante, il nuovo ‘imperativo è cambiare passo. Ma come? in quale direzione? a che prezzo? e con quali prospettive di successo? Le risposte possono essere trovate solo in una ricerca condivisa.
  • giovedì 3 novembre, ore 20,45 presso Cometa, ”Nel dono la nostra storia. L’economia civile, una tradizione centenaria di cui essere fieri”, conferenza di Stefano Zamagni docente dell’Università di Bologna. La storia del non profit ha tanto da insegnare soprattutto adesso, qui, a tutti noi.  Superficialità, approssimazione di giudizio hanno favorito la falsa idea che il terzo settore sia terzo, ossia nato solo per compensare i fallimenti dello stato o del mercato. In realtà esso ha spesso svolto un ruolo anticipatore, per nulla gregario, tanto che organizzazioni profit come le banche o soggetti pubblici come gli ospedali sono appunto nati così: come enti non profit. La questione non ha una valenza solo storigrafica. La domanda che ci arriva è cruciale: da dove arriva la propensione dell’uomo a donare? Che cosa lo spinge a occuparsi degli altri, a uscire dai propri recinti? Il passato ci può aiutare a rispondere e a riabbracciare un senso forse smarrito.
  • giovedì 17 novembre, ore 20,45 presso Cometa, “Il futuro è non profit. Il privato sociale come anticipazione di una nuova società“, conferenza di a cura di Pier Paolo Donati docente dell’Università di Bologna. Quando si ragiona sul futuro delle realtà non profit, spesso il discorso rischia di scivolare su toni tristemente difensivi, concentrandosi sull’obiettivo minimale dell’autoconservazione:  come sopravviveranno questi enti ai cambiamenti in atto? In realtà la sfida può e deve essere molto più elettrizzante. Nella società di domani, le imprese sociali avranno tutta la possibilità di guadagnarsi un ruolo nevralgico. La stessa sopravvivenza della comunità (non solo la loro) dipenderà infatti dalla capacità del terzo settore di rilanciarsi, di andare ad assumere una posizione centrale, propulsiva, vitale per tutti. Ma a che condizioni? in seguito a quali passaggi? Scoprirlo può essere decisivo per tutti.
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