Lago

“Arte per l’Arte”, alla Riva di Torno un evento per il restauro dell’affresco di Santa Tecla

Sabato 16 e domenica 17 luglio la piazzetta a lago di Torno sarà scenario per momenti artistici di grande impatto finalizzati alla raccolta fondi per il restauro conservativo della lunetta della Chiesa di S.Tecla che sorge proprio lì, alla Riva di Torno. Il progetto coinvolge 10 artisti lariani che, nei due giorni, produrranno e metteranno in vendita alcune opere ispirate al lago che saranno stampate “in diretta” con tecniche manuali.

L’iniziativa intitolata “Arte per l’Arte” è stata presentato pubblicamente sul sagrato della chiesa lo scorso venerdì dai promotori Vito Trombetta, in qualità di presidente della Pro Loco, e la dott.ssa Franca Olivetti Manoukian, presidente Associazione Via De Benzi 17 . Sono intervenuti alla presentazione anche don Alberto Pini, parroco di Torno, l’ ingegner Tino Tajana , docente di teoria del restauro, la professoressa Vanda Maria Franceschetti, responsabile restauro e l’architetto Carlo Capponi, responsabile dei beni culturali dell’Arcidiocesi di Milano.

L’arte contemporanea per l’arte del ‘500 questo il senso di una raccolta fondi che va oltre il restauro della lunetta, coinvolgendo, attraverso l’arte, popolazione e istituzioni in una visione globale di tutela, valorizzazione e promozione dei beni comuni e del patrimonio culturale del luogo. Accendere il genius loci tornasco è il compito di Arte per l’Arte” e l’iniziativa  di sabato 16 e domenica 17 è il via per un percorso da intraprendere con fiducia e trasmettere alle generazioni future.

Ma vediamo cosa succederà, in pratica, nella suggestiva piazzetta di Torno, una delle più belle del Lario. Dieci artisti “con i piedi nel lago” così sono stati definiti dal direttore artistico Albero Colombo, in due “botteghe” allestite nelle adiacenze della piazza, stamperanno in diretta con torchi a mano le loro opere davanti al pubblico. Si potrà cosi  interagire con gli artisti, e seguire da vicino le diverse fasi del processo di stampa delle grafiche che, firmate e numerate, verranno messe in vendita.

Hanno aderito con entusiasmo e generosità all’iniziativa donando le loro opere: PAOLO AQUILINI – SERGIO BAZZONI – ALESSANDRO BERRA – ADRIANO CAVERZASIO – VITO VALENTINO CIMAROSTI – VALERIO GAETI – SANDRO GIANA – BRUNO LUZZANI – FABRIZIO MUSA oltre lo stesso ALBERTO COLOMBO.

Ogni artista ha adottato la tecnica d incisione a lui più congeniale, xilografia, acquaforte, acquatinta fino alla stampa ink jet. Ogni opera firmata e numerata dall’autore è stata tirata su carta a mano Tiepolo Fabriano in 45 esemplari.

A partire dalle 18 di sabato le opere saranno messe in vendita ad un prezzo favorevole vista l’occasione benefica, ma occorre ricordare che si tratta di pittori quotati perciò le loro opere hanno valutazioni riscontrabili nel mercato dell’arte. Saranno disponibili 35 cartelle che conterranno 10 opere e un libro del poeta Vito Trombetta con 16 poesie/cartololine che conducono lungo un ideale percorso tornasco.

Oltre alle cartelle completa, sarà possibile acquistare le singole opere, compreso il libro di Trombetta,  e l’intero ricavato sarà destinato al restauro conservativo della lunetta della Chiesa di S.Tecla alla Riva di Torno.

torno arte per l'arte

“Arte per l’Arte” sarà anche l’occasione per laboratori artistici destinati ai bambini e visite guidate alle bellezze di Torno compreso il Parco della Casa Prandoni altrimenti inaccessibile.

Ecco il programma dettagliato

Sabato 16 luglio; ore 17
Apertura della manifestazione e presentazione degli artisti
a cura del critico d’arte Roberto Borghi
Interverranno i presidenti di Pro Loco Torno e Associazione Via De Benzi 17
ore 18 – 22
Produzione e vendita delle stampe presso le botteghe di Via De Benzi e via Plinio

Domenica 17 luglio; ore 10 – 18
Produzione e vendita delle stampe presso le botteghe di Via De Benzi e via Plinio
ore 10 -12 e ore 15 -17
Laboratorio stampa monotipo per bambini e ragazzi; ore 10 e ore 15
Visite guidate al Parco della Casa Prandoni e alle chiese di Santa Tecla e San Giovanni

torno arte per l'arte

Il critico Roberto Borghi racconta le 10 opere di “Arte per l’Arte”

Punti di vista  

In che direzione va orientato lo sguardo: dal paese verso il lago o dal lago verso il paese?
Raffigurare Torno obbliga a porsi questo dilemma variamente declinabile in termini di poetica: privilegiare la natura o l’architettura? Tralasciare l’uomo, con le sue opere, o prenderlo in considerazione, e magari privilegiarlo? Affidarsi alla fluidità dell’acqua o alla (presunta) consistenza del mattone e della pietra?
A prediligere decisamente i laterizi, tra gli autori delle incisioni raccolte in questa cartella, non c’è che Fabrizio Musa: ma l’architettura, in questo caso, risulta più un pretesto per
incorniciare il cielo, o forse meglio segmentare il vuoto, che un vero soggetto dell’immagine. Qualcosa di analogo, anche se in una prospettiva specularmente opposta, avviene nell’opera di Valerio Gaeti, in cui Santa Tecla e il molo sembrano soltanto glossare il lago rimarcandone l’impetuoso protagonismo. L’opzione acqua sembrerebbe rappresentata più nettamente da Alberto Colombo, Vito Cimarosti, Bruno Luzzani.

Le loro visioni del lago tuttavia sono per così dire impure: si concentrano cioè su di un’acqua antropizzata, che si contamina con il profilo del molo e il riflesso della chiesa che vi si affaccia, e che quando intende esprimere una sensazione di profondità non si esime dal catturarla con una rete da pesca. D’altra parte Torno è un luogo in cui anche lo sguardo sul paesaggio che lo fronteggia (quella sponda occidentale del Lario che, pur non essendo
affatto distante in termini reali, sembra invece lontanissima sul piano percettivo) quasi mai risulta sgombro da architetture, da tracce dell’intervento umano, come ci rammenta l’opera di Sergio Bazzoni. Allora potrebbe essere il caso di variare l’angolazione modulandola dal lago verso il paese, in modo tale da focalizzare i suoi edifici monumentali: Santa Tecla, Villa Taverna, la Pliniana, come fanno Berra, Giana, Adriano Caverzasio.

In ogni caso l’acqua farà loro da sfondo, e magari contenderà loro il primato all’interno dell’immagine, come avviene nelle opere di questi tre artisti. L’alternativa (una delle possibili alternative) consisterebbe nell’elevare il punto di vista per vedere il paese dall’alto: magari dall’alto della sua storia, come avviene nell’incisione di Paolo Aquilini.Si potrebbe anche scoprire che il lago termina a Torno, oppure, a seconda dei punti di vista, che vi inizia.
Roberto Borghi

Più informazioni
commenta