Un treno che deraglia dai binari sotto la galleria di Monte Olimpino, territorio di Casnate. Soccorsi in piena notte, macchina dell’emergenza che si attiva prontamente. Oltre 250 persone mobilitate tra volontari e forze dell’ordine, compresi medici ed infermieri del 118. Poi Protezione civile, polizia, Vigili del Fuoco e tutto quello che compone la grande emergenza. Un test, vale la pena precisarlo, nulla di reale. Solo una maxi-esercitazione che è scattata dopo la una di notte e si è conclusa un paio di ore dopo.
Scenario pazzescamente realistico, con lampeggianti e mezzi di soccorso da coordinare, feriti (tutti figuranti scelti tra i volontari della protezione civile lariana) da caricare in barella e portare in ospedale. Una emergenza vera per verificare a che punto è la macchina organizzativa lariana. L’operazione denominata Odescalchi 2016 ha vissuto nella nottata la prima fase – forse la più operativa sul campo – di questa esercitazione di Protezione civile che vede in prima fila anche la Regione Lombardia.
Anche la stampa ha avuto accesso all’area della grande emergenza. A coordinare tutto il Prefetto Bruno Corda ed il responsabile del 118 Mario Landriscina. Poi il comandante dei pompieri Abate, decine di poliziotti, volontari 118, ma anche polizia locale, carabinieri e Finanza in campo. Tutti, insomma, a testare come si può reagire di fronte alla grande emergenza. “Ci auguriamo di non averla mai – ha spiegato il Prefetto Corda – ma è utile metterci tutti alla prova e verificare se ci sono problemi. In quel caso – ha concluso – sappiamo cosa fare per migliorare”.
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