Cronaca

A CAMERLATA – Ex Trevitex, via libera della giunta: lavori entro ottobre

ex trevitex

Su proposta dell’assessore alla Pianificazione Urbanistica Lorenzo Spallino la giunta ha approvato oggi il programma integrato di intervento dell’ex Trevitex. “L’iter amministrativo del Piano Integrato si è finalmente concluso – spiega Spallino – a breve procederemo con la firma della convenzione e immediatamente dopo la società depositerà le richieste di permesso edilizio. Condizione per l’apertura del centro commerciale resta la realizzazione della nuova piazza pubblica e del sovrappasso e l’allargamento di via Badone”. “Il 70% del valore degli investimenti – prosegue l’assessore – si concretizzerà nel quartiere di Camerlata”. Ragionevolmente i lavori partiranno entro fine ottobre; al via libera di oggi della giunta, seguirà entro fine settembre la firma della convenzione e quindi entro fine ottobre, appunto, l’avvio dei primi lavori, la cui durata è stimabile in circa 6 mesi.

IL PROGETTO DEL COMUNE
l’IDEA è una trasformazione del quartiere a favore della sua vivibilità, con una nuova area svago e gioco per i cittadini, la riqualificazione del verde, la messa in sicurezza delle strade; è prevista nuova segnaletica e pavimentazione, oltre al percorso ciclabile nel doppio senso in via Giussani. Gli interventi previsti sono così riassumibili: creazione sovrappasso pedonale, creazione nuove piazze pubbliche, nuove aree destinate a parcheggio pubblico (verranno mantenuti 20 parcheggi in via Varesina), allargamento via Badone/intersezione via Pasquale Paoli, nuova rotatoria via Varesina/via Lissi, allargamento via Pasquale Paoli, videosorveglianza dei due sottopassi pedonali, riqualificazione via Varesina e di via Giussani, nuova rotatoria di via D’Annunzio, per un costo totale previsto di € 7.364.898,46. La palazzina ex Fisac verrà abbattuta: la memoria verrà mantenuta tramite un corpo a C, la creazione di un pergolato e la ricollocazione delle colonne in ghisa preesistenti. Il gestore sarà tenuto anche alla manutenzione delle aree pubbliche per trent’anni.

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