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Terremoto sulla Lega Pro: 50 arresti per le partite truccate (IL DETTAGLIO)

pallone e soldi

Lega Pro – Presidenti, allenatori, manager, calciatori, imprenditori italiani ed esteri ed anche “magazzinieri” delle società calcistiche della serie D e della Lega Pro, ma anche alcune di serie B sono al centro dell’ultimo scandalo delle partite truccate dei nostri campionati che stamattina sono stati fermati dalla Polizia con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica e con l’aggravante di avere favorito organizzazioni mafiose (ndrangheta in particolare). Sono quasi 50 “insospettabili”, da Trento ad Agrigento, che decidevano chi perdeva e chi vinceva nelle partite: secondo l’accusa tutto truccato per consentire agli stessi calciatori, presidenti, allenatori e scommettitori di guadagnare milioni e milioni di euro corrompendo tutti.

E’ quanto emerge dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro diretta dal Procuratore Antonino Lombardi e dagli uomini dello Sco (Servizio Centrale Operativo della Polizia ) coordinati da Renato Cortese, che hanno individuato ed arrestato i protagonisti di questa squallida vicenda. Non solo calciatori, ma anche presidenti e dirigenti, poi allenatori ed anche alcuni “finanziatori” (scommettitori italiani, maltesi, del Kazakistan, della Russia, Cinesi e Serbi).

Molte le societa’ coinvolte da quanto si e’ appreso. Ci sarebbero almeno una trentina di club tra cui – pare – la Pro Patria (gione del Como), poi Barletta, Brindisi, Aquila, Neapolis, Torres (stesso girone del Como), Vigor Lametia, Sant’Arcangelo, Sorrento, poi Montalto, Puteolana, Akragas e San Severo.

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