Londra-Mariano in bici, Marco Rovagnati ha già raggiunto l’obiettivo

marco rovagnati

Marco Rovagnati, a metà dell’opera, ha già il risultato in tasca. Ma questo non lo ferma. La sua pazza idea, la traversata dell’Europa in bici da Londra a Mariano Comense, in questi giorni lo ha portato quasi in Svizzera. Il suo obiettivo era raccogliere 1200 euro, un euro per ogni chilometro di percorso, attraverso le donazioni online di quanti seguono la sua impresa: la somma finanzierà dei progetti sociali a Kilifi, in Kenya. Eppure, il ragazzo, 23 anni di Mariano, dopo 800 chilometri dalla partenza è arrivato a quota 1.814 euro, andando ben oltre le sue previsioni.

“Una donazione significativa è arrivata dalla Slovenia – spiega Marco Rovagnati – Un ragazzo italiano che lavora in un’azienda di energia fotovoltaica ha letto l’articolo sul sito di Ciao Como e mi ha contattato per dare il suo contributo”. Il giovane marianese è partito il 17 agosto da Londra, la città dove abita dal 2010 e dove si è laureato in Antropologia e media. In compagnia del padre Ambrogio e in sella alla sua bici, Marco Rovagnati ha cominciato un viaggio che documenta giorno per giorno sul suo blog londramariano.wordpress.com. Qui pubblica foto e commenti della sua avventura e invita i visitatori a donare attraverso la piattaforma digitale indiegogo.com. I ricavati della raccolta fondi andranno a un’impresa sociale nel villaggio di Kilifi, che produce olio extravergine di cocco. Ma il donatore può anche scegliere una diversa destinazione dei propri soldi, che potranno essere usati per acquistare il materiale scolastico per la scuola del paese.

Da Londra, Marco Rovagnati ha raggiunto Canterbury e da lì ha seguito il percorso della via Francigena, la strada dei pellegrini che conduce a Roma. Ma una volta arrivato al San Bernardo, il ragazzo devierà verso Mariano Comense. Intanto, nella sua impresa, il giovane ha potuto scoprire le bellezze di uno dei percorsi più affascinanti d’Europa e fare gli incontri più insoliti. A Langres, nella Francia orientale, Marco Rovagnati è stato ospitato da padre Giuseppe, un prete inglese che vive a Napoli. “Dalla sua esperienza – scrive il ragazzo sul suo blog – ha imparato che in Italia è più facile chiedere scusa che chiedere il permesso ma anche che i carabinieri sono tutti “figli di mammà che a pranzo vanno a casa a mangiarsi i maccheroni” e che quindi è facile per lui farla franca quando guida contromano, in piazza, con il cane fuori dal finestrino, senza cintura e col telefonino all’orecchio!”. Chiacchierando con il prete inglese, Marco ha poi scoperto una curiosa coincidenza. “Non mi è mai piaciuto usare il detto “piccolo il mondo”, – prosegue il giovane marianese – ma questa volta non ho potuto farne a meno. Padre Giuseppe, prima di andare in Italia è stato parroco di Brockley ovvero del quartiere di Londra dove ho abitato negli ultimi due anni!”.

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