Poliziotti trasferiti da Como:”Decisione demenziale”

scritta polizia volante su retro auto

Poliziotti trasferiti da Como – “Continuiamo la battaglia”. Dopo aver condannato “il blitz” con cui sono stati trasferiti otto agenti da Ponte Chiasso a Fiumicino, il deputato leghista Nicola Molteni va in pressing direttamente sul ministro dell’Interno Angelino Alfano, al quale chiede, in un’interrogazione, “di scongiurare da subito ogni ipotesi di svuotamento di preziose risorse da un territorio già penalizzato dalla carenza di organico, nonostante l’assedio di ladri e rapinatori”. Molteni rilancia dopo i poliziotti trasferiti da Como:“Altro che trasferimenti, il ministero preveda una nuova dotazione d’organico per il nostro territorio, colpito da una gravissima emergenza criminalità”

“La decisione di trasferire gli otto agenti è demenziale e indecente – dice Molteni -: proprio mentre sollecitiamo rinforzi, con un atto d’imperio il governo ci sottrae anche gli agenti presenti. Roma tratta Como come territorio di serie B, come ultima provincia dell’impero. Dal governo è in atto una pericolosa operazione di smantellamento della sicurezza. Senza vergogna, Alfano svuota le carceri, accoglie clandestini, cancella il reato di clandestinità, smantella i presidi, taglia agenti e risorse. Un ministro che non fa l’interesse della propria gente oltre che inutile è anche dannoso e, come tale, si deve dimettere”.

 

Durissima anche la nota del sindacati di polizia “Lo scudo” diffusa in queste ore dopo il trasferimento degli agenti dal Lario. Eccola integralmente

Serve personale di Polizia per le esigenze dei grandi centri urbani? Ecco per l’ennesima volta la semplicistica soluzione dei vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza: si prendono ben otto poliziotti di Como/Settore di Ponte Chiasso e, come fossero “pacchi postali”, con un preavviso di poche ore, si spediscono dove si vuole, in questo caso all’aeroporto di Roma Fiumicino. Poco conta che questi, già a ranghi ridotti per le ferie (ormai uno dei pochi diritti ancora non intaccati) verranno a mancare nella vasta area della provincia di Como loro affidata 24 ore su 24. Poco conta che questi hanno famiglie con impegni ed esigenze: tutto si può sacrificare in nome di un bisogno ben noto e programmabile, tanto da poter essere preannunciato con anticipo tale da non causare, quanto meno, criticità operative al Settore di Ponte Chiasso e disagi al personale ed alle famiglie.
Ma i cittadini della provincia di Como non pagano le tasse come (e più) di quelli dei grandi centri urbani? Perché la loro sicurezza, già affidata ordinariamente a Forze di polizia con minori organici e risorse, deve essere sacrificata puntualmente? E perché i poliziotti, già tra i meno pagati e tra i più anziani d’Europa, devono essere trattati come oggetti, senza alcun rispetto per loro e per le famiglie?
“Lo Scudo” – sindacato del personale di Polizia a diffusione nazionale – si è fatto portavoce della ferma protesta dei poliziotti di Como Ponte Chiasso nei confronti del Ministero dell’Interno, preannunciando, con una nota inviata oggi, forme di protesta legittime ma non più solo interne.

P. La segreteria nazionale Il Segretario Pietro Taccogna

 

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