Cronaca

Coldiretti: “Liberate acqua dai bacini di montagna”

lago como

Appello congiunto con Legambiente: “Chiediamo nuove regole per la gestione della risorsa idroelettrica lombarda”.

 

 

La siccità sta mettendo in ginocchio agricoltori e allevatori e da Coldiretti Lombardia arriva un nuovo allarme che riguarda i bacini idrici della regione. La richiesta della Coldiretti e di Legambiente, è quella di aprire le dighe di montagna. “Nel momento più critico di una siccità destinata a lasciare il segno – denunciano Coldiretti Lombardia e Legambiente – oltre 260 milioni di metri cubi d’acqua sono stoccati negli invasi idroelettrici del solo bacino dell’Adda (Valtellina e Valchiavenna, una parte anche in territorio svizzero)”.

 

“Si tratta di un volume enorme, quasi dodici volte superiore alla riserva stoccata dall’intero lago di Como, che ha ormai trattiene solo 23 milioni di metri cubi sopra il livello della traversa di Malgrate” spiegano Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia e Damiano Di Simine, Presidente di Legambiente Lombardia.

 

“Chiediamo nuove regole per la gestione della risorsa idroelettrica lombarda  – aggiungono Prandini e Di Simine – non è giusto avere campi riarsi e fiumi a secco mentre i gestori dei forzieri idroelettrici tengono chiusi i rubinetti, aspettando il momento in cui la vendita di corrente elettrica permette di massimizzare i profitti”.

 

 

 

 

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