Cronaca

Nesso, la rabbia dei genitori di Iljas non si placa: trema la donna

E' la 46enne di Pognana Lario che ha investito il bimbo di 5 anni e non si è fermata a soccorrerlo. I suoi timori evidenziati ai carabinieri. Nessuna ombra sul suo passato: mai una denuncia, nè una multa al volante.

Nessuna ombra nel suo passato: mai una multa da automobilista, né un sorpasso azzardato o un divieto di sosta, mai trovata alla guida in stato di ebbrezza o nota come persona che fa uso di alcol. I dubbi sulla donna di Pognana Lario, 46 anni, che lunedì pomeriggio a Nesso, ha travolto e ucciso, con la sua Panda, un bambino di cinque anni, li spazzano via i carabinieri. Nessuna ombra su di lei, anche se il comportamento è stato al limite del penalmente rilevante. Dopo aver urtato il piccolo Iljas, infatti, non si è fermata a soccorrerlo e a verificare la gravità delle ferite. In preda al panico e alla choc più totale è fuggita con la sua auto. La donna, impiegata in una ditta di Zelbio, aveva terminato il lavoro ed era diretta a Cantù, a casa di un suo amico. Proprio lui, dopo averla notata in evidente stato di choc, l’ha convinta ad andare dai carabinieri. Questo suo ripensamento, anche se tardivo, ha evitato l’arresto, così come prevede il codice della strada.

Ora lei è in ansia. Trema, ha paura di possibili ripercussioni. I dubbi li ha già evidenziati ai carabinieri di Pognana che hanno raccolto la sua confessione lunedì sera, oltre sei ore dopo l'incidente. Rimane la rabbia fortissima e il dolore dei genitori del piccolo Iljas, ancora all’obitorio dell’ospedale Manzoni di Lecco, dove oggi è stata compiuta l’autopsia disposta dalla Procura di Como. Le lacrime di papà Mohamed, sono anche le lacrime di tutta la famiglia. L’uomo ha confermato l’intenzione di voler portare il piccolo , appena ci sarà il nulla osta, in Marocco. Sarà sepolto a Casablanca.

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