Cronaca

Pedofilia, l’inchiesta sul perito di Capiago adesso è della Dda!

Competenza milanese per la vicenda che ha portato in carcere settimana scorsa Enrico Marelli. L'uomo ha poi ammesso ogni addebito davanti al giudice. Ancora nessun familiare è andato a trovarlo.

La competenza dell’inchiesta è ora della Direzione distrettuale antimafia. Saranno, dunque, gli agenti di Milano – come previsto per reati simili – ad occuparsi delle indagini su Enrico Marelli, il 50enne perito informatico di Capiago finito in carcere con l’accusa di pedofilia. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri di Como dopo la denuncia di una mamma di un ragazzino da lui “adescato” via internet, poi gli atti urgenti sul fermo sono stati fatti dalla Procura di Como. Che ora, però, passa la mano alla Dda di Milano. Marelli, nell’interrogatorio di settimana scorsa con il giudice, ha ammesso tra le lacrime tutti gli addebiti contestati.

Marelli è sempre in cella, guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria. Nessuno finora, dei suoi familiari, è ancora andato a trovarlo. Dramma anche per le sue figlie: la moglie ha deciso, in questi giorni, di tenerle a casa dalla scuola per evitare clamori.

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