E Schepis non si abbatte: “Aspetto e faccio il tifo per i compagni”

Il difensore del Como, operato al Sant'Anna per la frattura dello zigomo, guarda avanti e non si abbatte per il grave infortunio:"Mi sono stati tutti vicini, appena mi riprendo vado subito ad Orsenigo". Audio

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Nato a Como, difensore, classe 1988. Segni particolari: una forza d’animo invidiabile. E’ uscito ieri dall’ospedale e la prende sul ridere. Gabriele Schepis è una di quelle persone che difficilmente si fanno abbattere dalle difficoltà anche se davanti ha lunghi mesi di convalescenza dopo l'intervento subito in settimana in seguito a un bruttissimo scontro, sabato scorso, nella partita contro Alghero. Ha preso una violenta botta al viso spaccandosi lo zigomo e altre ossa del volto. Questa mattina, in coda all’ospedale Sant’Anna di Como per una visita di controllo ha accettato di farsi intervistare, senza problemi. “E’ ovvio – spiega – un’attesa così lunga mi innervosisce. Ma non posso fare altro. Tengo alto il morale sperando di rientrare il più presto possibile”.

Hai già avuto una tempistica sul recupero? “Per le placche alla mascella sono minimo sei mesi. Per il resto, ricominciare a correre e ad allenarmi, un paio di mesi. Però devo parlare coi medici e capire bene”

Riprendere ai prima della fine del campionato, un paio di mesi dunque…“Si, sicuramente anche se dovrò usare le maschere facciali. Sai, il rischio c’è. Se prendo un’altra botta son dolori”

L’intervento è andato bene? “Si…la mia fobia era di svegliarmi durante l’operazione (ride), sotto i ferri. Invece mi sono addormentato in un battibaleno e niente…”

Dello scontro cosa ricordi? “Li per li pensavo che la testata me l’avessa data il giocatore dell’Alghero e invece mi hanno detto che sono stato io a dargliela. Non ho nemmeno sentito troppo male, ma una legnata del genere non l’avevo mai presa. Mi sono toccato e ho capito che mancava qualcosa in faccia (ride)…”

Adesso almeno due mesi di riposo… “Mi tocca”

Conti di andare a Orsenigo ? “Appena mi libero vado subito. Già mi sono perso la partita di domenica. Devo però aspettare che si sgonfi l’occhio”.

Non sei troppo abbattuto… “Se mi abbatto non mi resta più niente. Triste, questo si. Ma meglio avere ottimismo e aspettare”

Ti sono stati tutti vicini… “Tutti grandi, fantastici”

Ti rivedremo a primavera “Speriamo, dai…".

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