Storia infinita

Azouz non si presenta, via al processo per calunnia: niente telecamere in aula

In aula a Milano il processo contro il tunisino. Si rivede Olindo, non Rosa. Tutto aggiornato a giugno

Niente telecamere al processo per calunnia contro Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, due delle quattro vittime, della strage di Erba avvenuta l’11 dicembre del 2006. Il giudice monocratico della settima sezione penale di Milano Daniela Clemente oggi non ha ammesso le telecamere in quanto potrebbero “condizionare” i lavori processuali e in particolare modo l’esame dei testimoni. Accusa e difesa hanno discusso sulle loro richieste di prove. Il pm ha prodotto alcuni atti del fascicolo della procura di Como, che indagò sul caso, ha chiesto l’esame dell’imputato e si è opposto alla convocazione in aula, proposta dalla difesa, non solo di Olindo Romano e Rosa Bazzi (condannati per l’eccidio) ma anche di un lungo elenco di testimoni ritenendo non “siano pertinenti” rispetto al reato contestato. Azouz oggi non era in aula, assente per un periodo di riposo in Tunisia. Presente solo Olindo, Rosa è rimasta in carcere

I legali di Azouz, oltre a una serie di documenti, hanno chiesto la convocazione tra gli altri del professor Giuseppe Sartori, ordinario di Neuropsicologia forense all’Università di Padova per “riferire sulle capacità cognitive di Rosa”, di Andrea Frigerio “per riferire sulle dichiarazioni rese dal padre” – per gli inquirenti il ‘superteste’ morto poi nel 2014 – “nello specifico” sulla sua “impossibilità” ai tempi del suo ricovero in ospedale “di poter riconoscere qualche soggetto da lui conosciuto come suo aggressore”. E poi ancora Pietro e Giuseppe Castagna, il criminologo Massimo Picozzi e il genetista forense Marzio Capra. Il giudice si è riservato di decidere e ha aggiornato il processo per il prossimo 17 giugno.

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