Eh no......

I “furbetti” del doppio introito. Indennità in Italia e stipendio in Ticino: beccati!

I dettagli dell'operazione condotta dalla Finanza di OLgiate Comasco. Danno per oltre 100.000 euro, ora tutto da restituire.

Lavoravano regolarmente in Svizzera anche se risultavano disoccupati in Italia. Percependo regolarmente l’indennità prevista per questo tipo di intervento da parte dello stato. E’ stata la Finanza di Olgiate a stroncare questo fenomeno: otto persone sono state scoperte e denunciate, tutte residenti nella zona dell’olgiatese. L’attività è della Finanza di Olgiate. Qui il comunicato, sopra il video dell’operazione

 

 

Nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria finalizzate alla lotta agli sprechi di
denaro pubblico i finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco hanno accertato l’indebita
percezione della nuova assicurazione sociale per l’impiego (N.A.S.P.I.), più nota come
“indennità da disoccupazione”, da parte di 8 soggetti italiani, residenti nell’olgiatese, ma, di
fatto, con un regolare impiego sul territorio della Confederazione Elvetica.
Gli accertamenti sono stati eseguiti nei confronti di lavoratori frontalieri i quali, nonostante
fossero destinatari della predetta indennità sociale, risultavano essere ancora in possesso
del permesso di lavoro “G” rilasciato dalle Autorità elvetiche.

 

Tale circostanza ha permesso di approfondire, attraverso controlli incrociati di banche dati e
riscontri documentali, le posizioni contributive e previdenziali relative ad 8 cittadini per i quali
non risultava interrotta la carriera assicurativa in Svizzera, testimonianza di una
prosecuzione dell’attività lavorativa in concomitanza con i periodi di percezione dell’assegno
di disoccupazione. I controlli hanno preso in considerazione le indennità erogate negli anni 2016, 2017 e 2018
ed hanno permesso di accertare indebite percezioni di vari importi, a seconda dell’entità
dell’assegno di disoccupazione (dai 5.000 € sino ai 20.000 € annui), per un totale di
105.000 euro.

Gli 8 cittadini italiani sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Como per il reato previsto all’art. 316-ter del codice penale, “Indebita percezione di
erogazioni a danno dello Stato”, mentre le erogazioni a titolo di disoccupazione saranno
sospese al fine di procedere al recupero di quanto illegittimamente percepito.

 

Le attività ispettive della Guardia di Finanza di Como in materia di spesa pubblica hanno
come obbiettivo il contrasto ai comportamenti illeciti ed alle frodi perpetrate a danno dei
settori previdenziali ed assistenziali, mirando a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più
deboli della popolazione ed evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi
diritto.

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