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Piccoli editori digitali: cosa può cambiare con la nuova legge sul Copyright

Decisione del Parlamento europeo che fa discutere: il cosidetto neighbouring right ancora da definire

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Il Parlamento Europeo ha espresso il suo consenso all’istituzione del cosiddetto “neighbouring right”, che stravolge le regole della presenza in internet per i piccoli editori digitali e ne peggiora la posizione. Nonostante le forti critiche della stampa online e i molteplici tentativi di dialogo con le diverse forze politiche, la commissione giustizia ha adottato l’articolo 11 della Direttiva per il Copyright nel mercato unico digitale con 13 voti a favore e 12 contrari, sotto la direzione del relatore cristiano democratico Axel Voss. Se la totalità dei membri del parlamento avallasse la decisione, il Parlamento sara’ pronto a cominciare le negoziazioni con il Consiglio già dopo l’estate.

“Il neighbouring right, introdotto attraverso l’adozione dell’articolo 11 della Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale, obbligherà chi condivide/linka/riproduce contenuti editoriali a remunerare chi li ha prodotti. Tale misura, sbilanciando le regole di mercato e penalizzando gli aggregatori di notizie, avra’effetti devastanti sui nostri modelli di business e sulla liberta’ di informazione in senso ampio”, spiega Matteo Rainisio, vicepresidente di ANSO. “Questo risultato delude profondamente noi e tutta la stampa digitale online sia italiana che europea. Anso, insieme con la Coalizione degli Editori Digitali Europei, si espressa contrariamente a tale riforma durante tutto il procedimento legislativo, iniziato nel 2015. Abbiamo cercato il dialogo con la Commissione Europea prima e con il Parlamento Europeo poi, sperando in una loro apertura a soluzioni più ragionevoli e digital-friendly. Siamo profondamente rammaricati che la nostra voce non sia stata ascoltata”.

La decisione della commissione giustizia non è definitiva, ma passerà al vaglio della plenaria del Parlamento Europeo nella sessione di luglio. Le nuove regole procedurali, recentemente adottate, permettono a 75 Membri del Parlamento di richiedere una nuova valutazione e, potenzialmente, spingere per una ulteriore revisione della norma attraverso la riapertura del procedimento legislativo. Si prevede che Julia Reda, Eurodeputata e rappresentante del Partito dei Pirati, da sempre contraria al neighbouring right, sara’ a capo di tale coalizione e contesterà il risultato della votazione di ieri.

Matteo Rainisio conclude: “Speriamo che la Plenaria riconsideri la decisione della commissione giustizia e prenda in considerazione la valanga di fatti e prove concrete riguardo l’inefficacia del neighbouring right. Supportiamo la decisione di contestare tale posizione in Plenaria e continueremo ad offrire la nostra conoscenza del settore attraverso una opposizione costruttiva, ma decisa”.

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