La richiesta

Butti e la Pedemontana, interrogazione al Ministro Toninelli:”Ma cosa vuole fare ?”

Il deputato lariano presenta un articolato intervento che ripercorre tutti gli ultimi sviluppi della vicenda. Costi e ripercussioni.

Il deputato comasco Alessio Butti ha presentato un’interrogazione per il ministro delle Infrastrutture, Danilo Tolinelli (5 stelle), sul progetto Pedemontana, “che va avanti da ormai 5 anni ed è fermo al 30% dell’opera; dolenti sono le corde toccate da Butti per cercare di capire se il progetto sia o meno un flop clamoroso” come scrive il deputato lariano

Di seguito alcuni dei punti trattati dal senatore comasco di Fratelli d’Italia.

La revisione progettuale comporterebbe una spesa di circa 10 milioni di euro e un iter di circa 3 anni a cui aggiungerne almeno 2 per rinegoziare un nuovo project.

Il drammatico rischio relativamente al contenzioso con Strabag è duplice. Con la rescissione del contratto è probabile il ristoro del 20% ( 300 milioni di €). Inoltre esiste un serio problema sulle cosiddette “riserve” arrivate ad oltre 4 miliardi di euro, che fonti ministeriali confermano essere le più alte della storia italiana dei lavori pubblici. A tal proposito l’ex AD Antonio Di Pietro pronunciò parole durissime parlando al Consiglio Regionale della Lombardia.

Il traffico resta inferiore al 50% rispetto alle previsione e non paga i costi operativi e finanziari a causa anche del mancato completamento dell’opera.

La richiesta di fallimento avanzato dalla Procura di Milano è stata parzialmente arginata da Regione Lombardia che ha rinegoziato la durata del prestito fino al 2034 al 7,5% annuo di tasso a vantaggio esclusivo delle banche socie e impegnandosi anche  a garantire la solvibilità di Pedemontana a quella data e al di là del risvolto amministrativo e/o penale sembra chiaro che ogni dichiarazione volta a garantire l’immediato completamento dell’opera sia destituita di ogni fondamento.

Per i due “secondi lotti” delle tangenziali, in questa condizione, non c’è futuro, così come sono destinate a restare nel limbo le affermazioni dell’ex presidente di Regione Lombardia Maroni in ordine all’annullamento del pedaggio, sostanzialmente smentite anche dall’assessore regionale ai trasporti dott.ssa Terzi.

Butti si domanda inoltre quale sia l’opinione del ministro in merito alla necessità di concludere un’opera strategica per i collegamenti lombardi, e quale sia il parere del ministro in ordine all’omessa vigilanza della concedente CAL, che avrebbe dovuto imporre i versamenti in equity e vigilare sul rispetto della convenzione.

Il deputato continua e chiede se, al solo fine di salvare l’opera, non sia il caso di “sacrificare” la società come è accaduto a molte società pubbliche o private; in alternativa quale sia la valutazione del ministro finalizzata a salvare e rilanciare l’intera opera Pedemontana.

Posto l’eventuale responsabilità di CAL, Butti chiede quale sia l’opinione del ministro in relazione alla chiusura stragiudiziale del contratto Strabag e alla applicazione del minor costo di struttura (almeno 5 milioni di € all’anno) alla riduzione della tariffa.

In conclusione, Butti vouole sapere quale sia l’opinione del ministro in ordine alla costituzione di un pool commissariale, composto da un tecnico, un legale, un esperto di finanza con mandato di analizzare la situazione complessa e, in assenza di interventi immediati e coraggiosi, irreversibile e la definizione di una soluzione; come ultimo intervento, chiede quale sia il giudizio del ministro relativamente all’opzione, a lungo promessa ai lombardi, di annullamento del pedaggio, almeno in alcuni tratti. 

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