L'interrogatorio

“Ho fatto una stupidaggine…”, Luca confessa il delitto del nonno Giovanni

Interrogatorio nel carcere del Bassone per il ragazzo di 28 anni fermato dai carabinieri poco dopo: litigio causato per l'assunzione di droga.

Non si poteva negare l’evidenza dei fatti e delle risultanze dei carabinieri. Non lo ha fatto. Si è assunto tutte le responsabilità del tremendo gesto, l’uccisione di Giovanni Volpe, 78 anni, il nonno che tanto lo aveva amato e lo ha cresciuto tra alti e bassi nella casa di Vighizzolo, via Monte Palanzone. Luca Volpe, 28enne nipote, ha confessato al Giudice delle indagini preliminari di Como il delitto di venerdì pomeriggio nell’abitazione canturina prima di allontanarsi con l’auto del nonno ed andare in un motel a Novedrate con due prostitute. Lì dopo poi lo hanno rintracciato ed arrestato i carabinieri.

“Ho fatto una sciocchezza….(il termine è un’altro, ma rende l’idea ndr)”. La sua ammissione durante il faccia a faccia con il giudice che poi ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere come richiesto dal Pm Simona De Salvo, il magistrato di turno che per prima si è trovata a coordinare le indagini. E’ stato lui, insomma, come appariva pressochè certo. Il litigio tra i due dopo che il ragazzo ha assunto cocaina in casa. Il nonno lo ha rimproverato, lui si è arrabbiato e, sotto l’effetto dello stupefacente, lo ha colpito con tre fendenti con un coltello da cucina.

Funerale di Giovanni Volpe ancora da fissare. Si aspetta prima l’esito dell’autopsia, disposta dal Pm, ed il nulla osta alla sepoltura.

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