Filumena Marturano, forse la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rappresentata all’estero, inaugura la stagione della grande prosa del Teatro Sociale di Como. Giovedì 12 e venerdì 13 ottobre alle ore 20.30 il capolavoro di Eduardo De Filippo porta in scena la “Madre Coraggio” Filumena e il il tema, scottante in quegli anni, dei diritti dei figli illegittimi. Il 23 aprile 1947, infatti, l’Assemblea Costituente approvò l’articolo che stabiliva il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare anche i figli nati fuori dal matrimonio, mentre otto anni più tardi, nel febbraio del 1995, venne approvata la legge che abolì l’uso dell’espressione “figlio di N.N.”
Nel ruolo di Filumena e Domenico due grandi protagonisti della scena italiana: Mariangela D’Abbraccio che ha iniziato la sua carriera diretta da Eduardo nella Compagnia di Luca De Filippo e Geppy Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo. A dirigere la commedia la più grande regista cinematografica italiana, Liliana Cavani, che con questo allestimento ha debuttato nella Prosa.
Il testo è ispirato da un fatto di cronaca dal quale Eduardo ha costruito una delle più belle commedie dedicata alla sorella Titina. È la storia di Filumena Marturano e Domenico Soriano: lei è caparbia, accorta, ostinata contro tutto e tutti nel perseguire la propria visione del mondo, con un passato di lotte e tristezze, decisa a difendere fino in fondo la vita e il destino dei suoi figli. Lui borghese, figlio di un ricco pasticciere, “campatore”, amante e proprietario di cavalli da corsa, un po’ fiaccato dagli anni che passano e dalla malinconia dei ricordi, è stretto in una morsa dalla donna che ora lo tiene in pugno e a cui si ribella con tutte le sue forze. Ma è soprattutto la storia di un grande amore.
Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia appena uscita dalla guerra, lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto.
‘‘Filumena e Domenico – ha spiegato la regista Liliana Cavani – sono al centro di un problema etico antichissimo e sempre attuale: di chi sono i figli, i figli nati fuori dal matrimonio? Al tempo di questa scrittura la legge non proteggeva questi ‘figli’ considerati ‘illegittimi’, fuori dalla legge. Una legge ferma al Medioevo. ‘Filumena vi si ribella con la lucidità e una forza così generose da riuscire a trascinare l’ignaro borghese Domenico a capire il valore degli affetti fondamentali delle nostre vite – aggiunge la Cavani al battesimo nella regia teatrale – Sono stata fortunata ad avere due attori perfetti per il ruolo. Mi ci sono appassionata ed ho lavorato con la felicità che provo con i film”.
Teatro Sociale
giovedì, 12 ottobre – ore 20.30 TURNO A
venerdì, 13 ottobre – ore 20.30 TURNO B
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
Filumena Marturano Mariangela D’abbraccio
Domenico Soriano Geppy Gleijeses
Alfredo Amoroso Mimmo Mignemi
Rosalia Solimene Nunzia Schiano
Diana Ylenia Oliviero
Lucia Elisabetta Mirra
Umberto, Studente Agostino Pannone
Riccarco, Commerciante Gregorio Maria De Paola
Michele, Operaio Adriano Falivene
L’avvocato Nocella Fabio Pappacenaregia
Regia
Liliana Cavani
Scene e costumi Raimonda Gaetani
Musiche originali Teho Teardo
Luci Luigi Ascione
Produzione
Gitiesse Artisti Riuniti
Info
Biglietti per lo spettacolo in vendita presso la biglietteria del Teatro e online su www.teatrosocialecomo.it. Prezzi 13€ a 27€ + prevendita.
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