Como

Lunedì del Cinema: “La vendetta di un uomo tranquillo” esordio alla regia di Raul Arévalo

Curro è appena uscito di galera dopo aver scontato otto anni di detenzione per la rapina di una gioielleria. Il suo obiettivo ora è iniziare una nuova vita con la propria famiglia, ma l’incontro con Joseph gli renderà tutto molto più difficile…l’incipit del film in programma lunedì 9 ottobre allo Spazio Gloria per i Lunedì del Cinema è simile a decine di altri, eppure “La vendetta di un uomo tranquillo”,  solido esordio da regista per l’attore Raúl Arévalo, è più di un revenge movie,

Ci sono due film in uno dentro “La Vendetta Di Un Uomo Tranquillo” e la maniera in cui dialogano è ciò che anima l’atmosfera di una vita vissuta senza poterla mai godere. Il cinema di vendetta, quello classico, è fatto di tensione e rilascio, cioè di una terribile vendetta perpetrata, cercata e bramata lungo tutto il film che ha senso in virtù di una tensione solitamente accumulata in anni. Tra l’atto che motiva la vendetta e il tentativo di perpetrarla che seguiamo c’è sempre un’interruzione, del tempo che è passato e in cui è stato covato rancore. Quel tempo è spesso saltato, suggerito, implicato, “La Vendetta di Un Uomo Tranquillo” invece lo rende esplicito e lo indaga.

Dopo una rapina andata male in cui muore la moglie del protagonista, questi tenta di rifarsi una vita, lasciando però che dentro di lui monti la rabbia per l’evento. Questo periodo in cui vagare, cercare altre persone con cui poter stare, altre vite possibili da vivere e una specie di scampo dalla persecuzione di quegli eventi tragici, è il corpo principale del film, prima che tutto, inevitabilmente precipiti di nuovo. Il thriller e la violenza si annidano in agguato lungo tutto il dramma, in attesa di tornare inevitabilmente, e la maniera in cui esiste la latente sensazione di un mondo violento in agguato è una conquista filmica meravigliosa. Impressionante per un esordiente.

Smarcandosi dalla scansione naturale del thriller di vendetta come lo conosciamo, Arévalo scopre un anfratto nella sua storia che solitamente rimane in ombra. Il suo film non manca nemmeno un clichè ma scambia l’ordine di importanza degli elementi della storia e così facendo cambia sguardo, sui soliti eventi. Come se potesse vedere tutto da un’altra prospettiva, crea un ambiente e un mondo in cui la vendetta non è più una radicale scelta morale, o un modo molto cool di indirizzare la propria vita, ma diventa un atto di vigliaccheria e autoflagellazione.

“Non volevo fare nulla di originale – ha dichiarato Arévalo – esistono già mille ottimi film di vendetta, io volevo esprimere un punto di vista. La violenza fa parte dell’essere umano, per questo c’è qualcosa che ci attrae nel cinema di vendetta. Come spettatore mi piacciono i film nello stile di Tarantino, quelli che mi fanno sfogare l’adrenalina che non sfogo nella vita di tutti i giorni, ma per il mio di film non volevo una violenza spettacolare, la volevo brutta e cruda come nella realtà come vediamo nei film di Audiard, dei Dardenne o di Matteo Garrone”.

Spazio Gloria via Varesina – Como

 9 ottobre ore 21.00

LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO di Raùl Arevado (Tarde para la ira)

Regia: Raùl Arevado. Sceneggiatura: Raúl Arévalo, David Pulido. Fotografia: Arnau Valls Colomer. Montaggio: Ángel Hernández Zoido. Musiche: Vanessa Garde, Lucio Godoy. Interpreti: Antonio de la Torre, Luis Callejo, Ruth Díaz, Alicia Rubio, Manolo Solo.
Spagna, 2016, 92 minuti.
Miglior film, regista esordiente, sceneggiatura e attore non protagonista ai premi Goya 2016

Ingresso 7€ – Ridotto (under21, over65) 5€
Abbonamento a tutta la rassegna 60€

Ingresso riservato ai soci Arci

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