La vicenda-choc

Scandalo patenti, Motorizzazione chiusa tutto il giorno: le accuse della Procura

In carcere il funzionario dirigente Antonio Pisoni ed anche i referenti di tre autoscuole del territorio. Perquisizioni ed uffici chiusi anche qui. Leggi il dettaglio.

La Motorizzazione civile di Como di nuovo nella bufera. Dopo lo scandalo delle patenti “comperate” anni fa – inchiesta del Pm Vittorio Nessi – da stamane una nuova inchiesta dai contorni clamorosi – affidata al Pm Massimo Astori – scuote i vertici dell’ente di via Tentorio. Un dirigente arrestato, in carcere o ai domiciliari anche i responsabili di tre autoscuole del comasco incaricare di eseguire le licenze Cqc per gli autotrasportatori. Oggi uffici della Motorizzazione chiusi tutti il giorno dopo la perquisizione svoltasi in mattinata da parte degli agenti della Polizia e della Finanza. Il direttore, Roberto Pietro Bono, ha fatto affiggere ai cancelli una stringata nota con la quale si parla di “esigenze di servizio”. Domattina l’attività dovrebbe riprendere regolarmente.

 

Questa la nota ufficiale della Procura di Como affidata al Capo Procuratore Nicola Piacente che riepiloga l’inchiesta e le accuse verso il dirigente della Motorizzazione e gli altri coinvolti

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI COMO

 

In data odierna la Squadra di PG della Sezione Polizia Stradale di Como (coadiuvata dalla Polizia Stradale-Compartimento Lombardia) ed il Gruppo della Guardia di Finanza di Como hanno dato esecuzione, nell’ambito di una complessa ed articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, a provvedimenti coercitivi emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Como nei confronti di dodici indagati (sette destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere, cinque di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari).

Tra i destinatari del provvedimento coercitivo compaiono

Antonio Pisoni, funzionario dirigente responsabile della Direzione Territoriale dei Trasporti di Como, nonchè

titolari, procuratori, dipendenti e procacciatori di affari di tre autoscuole: LUIGI SAS con sede principale a Mozzate (in tutto sei), CATELLI SRL con sede principale in Uggiate Trevano (in tutto tre), ALBINI SRL con sede principale in Dongo (in tutto due),
un dipendente della PARMALAT SPA.

L’indagine ha riguardato il settore
– della organizzazione e gestione dei corsi professionali a frequenza obbligatoria (che solo alcune autoscuole in possesso di determinati requisiti possono organizzare e gestire) prescritti dalla legislazione in vigore per gli aspiranti autotrasportatori
a) di cose e persone (“Carta di Qualificazione del Conducente” per il trasposrto di cose e persone- CQC);
b) di merci pericolose (Certificato di Formazione Professionale (CFP) denominato CFR – ADR), nonché
– degli esami prescritti per ottenere le abilitazioni previste per le sopra citate attività
CON RIFERIMENTO ALLE INDAGINI INERENTI IL RILASCIO DELLA CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE (CQC)

Si procede per i reati di corruzione, falso in atto pubblico, falso in certificazioni.

Si è infatti accertato che
Amministratori, procuratori speciali ed alcuni dipendenti delle autoscuole LUIGI SAS, ALBINI SRL
si accordavano rispettivamente
LA LUIGI SAS con 137 autotrasportatori- tra cui 73 dipendenti della PARMALAT S.P.A., grazie, con riferimento a questi ultimi, anche all’intermediazione di impiegati/quadri della PARMALAT SPA;

LA ALBINI SRL con 68 autotrasportatori

– ed altri autotrasportatori non compiutamente identificati per procurare loro,

in cambio di corrispettivi in denaro per le Autoscuole (per importi da un minimo di 250 ad un massimo di 800 euro circa per ogni patente ottenuta indebitamente),

il rinnovo della patente con l’abilitazione al trasporto in forma professionale di merci o persone e il rilascio del rispettivo titolo abilitante denominato “Carta di Qualificazione del Conducente” (CQC), anche in difetto del requisito di legge della frequentazione obbligatoria dei corsi abilitanti, simulando una regolare frequenza ai corsi da parte degli autotrasportatori mediante la formazione di atti pubblici falsi (registri dei corsi, attestati di regolare frequenza, comunicazioni alla Direzione Territoriale dei Trasporti).

In base all’accordo corruttivo i responsabili delle due autoscuole sono accusati
di aver falsificato i registri di frequenza ai corsi per l’ottenimento della CQC annotando falsamente in tutti i registri l’avvenuta regolare effettuazione di lezioni in materie per le quali era obbligatoria la presenza di un medico in qualità di docente, nonché la presenza di corsisti

. aver rilasciato 215 (l’autoscuola LUIGI S.A.S.) e 117 (L’autoscuola Albini SRL) attestazioni individuali mendaci riguardanti la regolare frequenza ai corsi
di avere indotto in tal modo in errore i pubblici ufficiali addetti alla direzione provinciale dei trasporti di Como a rilasciare indebitamente 215 patenti (con riferimento agli autotrasportatori risultanti frequentanti l’autoscuola LUIGI SAS) e 117 patenti per (con riferimento agli autotrasportatori risultanti frequentanti l’autoscuola ALBINI SRL)

In tale contestato gli impiegati/quadri della PARMALAT SPA coinvolti, in concorso con titolari, procuratori e procacciatori di affari della LUIGI SAS, sono accusati
di aver raccolto le richieste di rinnovo della qualifica “CQC” dagli autotrasportatori della PARMALAT S.P.A., i documenti e il denaro necessario da corrispondere ai responsabili della autoscuola LUIGI S.A.S. per ottenere illecitamente il rilascio ovvero il rinnovo della carta di qualificazione del conducente (CQC);

di aver ricevuto in un secondo tempo e distribuito tra gli autotrasportatori le patenti ideologicamente false dopo che le falsificazioni dei registri e degli attestati di frequenza ai corsi presso l’Autoscuola LUIGI S.A.S. erano perfezionate, a volte partecipando a dette falsificazioni.

l’Autoscuola LUIGI S.A.S. si è avvalsa, oltre agli impiegati/quadri della PARMALAT SPA, anche di altri intermediari (in corso di identificazione).

QUANTO AL CONSEGUIMENTO DELL’ ABILITAZIONE SPECIALE AL TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE (ADR) ,

Si procede per i reati di associazione per delinquere, corruzione, falso in atto pubblico, falso in certificazioni.

I legali rappresentanti delle autoscuole LUIGI S.A.S. e CATELLI s.r.l.” ed Antonio Pisoni, funzionario dirigente responsabile della Direzione Territoriale dei Trasporti di Como ed esaminatore alle sessioni di esame per il conseguimento dell’ abilitazione speciale al trasporto di merci pericolose, denominata ADR (ACCORD europeen relatif au trasport internazionale des merchandises DANGEROUS par ROUTE) sono accusati

di corruzione per avere il PISONI favorito nelle prove di esame per il conseguimento dell’abilitazione di cui sopra, dietro corrispettivo corrisposto dai responsabili delle due citate scuole, i candidati delle autoscuole LUIGI S.A.S. ed Autoscuola CATELLI s.r.l.(60 della autoscuola LUIGI S.A.S., 18 della Autoscuola CATELLI SRL), attraverso la falsificazione delle schede di esame (tramite l’inserimento da parte di Pisoni delle risposte corrette);

di falsificazione degli elaborati di esame, dei verbali di esame, nonché dei Certificati di Formazione Professionale ADR relativi ai citati 78 candidati.

In particolare il PISONI risulta avere falsificato le schede delle prove d’esame dei 78 canditati mediante inserimento di suo pugno, al momento della correzione delle schede con il questionario a risposte multiple, delle risposte corrette che candidati lasciavano “in bianco”, mediante “sbarratura” degli appositi spazi, in modo da consentire ai candidati di ottenere l’abilitazione ADR e il Certificato di Formazione Professionale pur in assenza dei requisiti previsti dalla legge

Pisoni, nonché i legali rappresentanti e responsabili delle autoscuole LUIGI SAS e CATELLI SRL sono altresì accusati di associazione per delinquere finalizzata alla alterazione delle sessioni degli esami per il conseguimento, da parte di autotrasportatori di merci su strada, dell’ abilitazione speciale al trasporto di merci pericolose “ADR”,

Le indagini sono iniziate dalla accertata anomala presenza ai corsi tenuti da alcune autoscuole della Provincia di Como di autotrasportatori residenti in province diverse, anche lontane dalle sedi dei corsi e dall’ ufficio territoriale della Direzione dei Trasporti di Como, nonostante che in ogni provincia vi siano molte autoscuole abilitate.

Le indagini sinora volte (e tuttora in corso) hanno accertato un numero rilevantissimo di illeciti penali commessi nella gestione sia dei corsi di qualificazione professionale denominati corsi CQC (cioè quelli relativi al rilascio dell’abilitazione CQC per il trasporto di merci e persone) sia nella gestione dei corsi denominanti ADR (merci pericolose).

Le intercettazioni tra presenti disposte dal P.M. e l’analisi della documentazione relativa agli esami svoltisi presso gli uffici della Direzione Territoriale dei Trasporti di Como (grazie anche ad una consulenza tecnografico-chimica sulle schede-verbale d’esame) hanno permesso altresì di accertare la falsificazione delle prove d’esame di decine di autotrasportatori, consistita nell’intervento diretto di Antonio PISONI, il quale ha completato personalmente le schede di candidati provenienti dalle Autoscuole LUIGI S.A.S. e ALBINI SRL inserendo materialmente le risposte corrette sulle schede prestampate in modo tale da consentire il superamento dell’esame.

La Procura della Repubblica ha altresì disposto perquisizioni presso le Autoscuole coinvolte e le abitazioni degli indagati nonché il sequestro delle sedi delle tre Autoscuole coinvolte e dell’Ufficio di Antonio Pisoni

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