Canturino

La lunga notte rock di Alejandro Escovedo a Cantù

Un fischio fende l’atmosfera densa di aspettativa degli appassionati, che assiepano la sala dello storico All’unaetrentacinquecirca di Cantù: è l’omaggio ad Alessandro Alessandroni da parte di Denis Valentini, funambolico bassista della band Don Antonio, costola dei Sacri Cuori, che accompagna la stella del roots rock Alejandro Escovedo, per un concerto destinato a imprimersi in modo indelebile nella mente di tutti.

Inizia così una lunghissima serata, sfolgorante di suoni ed emozioni, in bilico fra punk e ballate introspettive, cavalcate elettriche e lunghi toccanti racconti dell’emigrant Escovedo e della sua famiglia, dal Messico a un Texas che lo ha accolto, regalandogli una carriera ricca di successi.

E il locale decolla, in un viaggio fra spazio e tempo che ha come medium la chitarra infuocata di Antonio Gramentieri, deus ex machina di una band di fuoriclasse, che impreziosisce ed esalta le composizioni del rocker di San Antonio, regalando loro uno smalto classico e contemporaneo insieme, fra tocchi psichedelici ed echi tex mex. La voce di Escovedo ci conduce attraverso le suggestioni e le storie di un’umanità dolente, rabbiosa, ma indomita; e gli spettatori diventano testimoni di un evento che comprendono essere irripetibile: il feeling e l’alchimia, che gli artisti stabiliscono sul palco e con loro, sono il segno non solo di una professionalità indiscutibile, ma anche di una sensibilità rarissima da trovare, nel mondo dello show business, ormai contaminato da talent show e da meteore inespressive.

escovedo all'unaetrentacinque

Ma a Cantù è possibile incontrare molto spesso musicisti di spessore: lunedì 3 aprile prossimo alle 21.30, ad esempio, sarà la volta di una giovane promessa del rock blues tinto di soul, nativo dell’Oklahoma, prodotto da Jimmy LaFave: Levi Parham, che per l’occasione sarà accompagnato da un outsider italiano, quell’Alex Valle storico musicista di Francesco De Gregori. Un’altra occasione ghiotta per gustare un concerto di grande classe e qualità.

Laura Bianchi

 

(Foto di Antonio Spanò Greco)

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