Il problema

Poste, Molteni furioso:”Caos totale, Agcom dica quali azioni intende attuare”

Il parlamentare comasco scrive all'autotità di vigilanza e chiede risposte:"Cittadini penalizzati, regna la confusione in tutto il territorio della provincia"

“L’Agcom spieghi cosa intende fare per risolvere il caos generato dal modello di consegna a giorni alterne di Poste Italiane che sta generando il caos totale con uffici postali chiusi, ritardi nelle consegne e centri di smistamento invasi da lettere. Poste Italiane ha rinnegato la sua mission di società a capitale pubblico e si è orientata verso obiettivi di guadagno, lontani dalle reali esigenze della collettività. A pagarne le conseguenze sono i cittadini comaschi e canturini ai quali, di fatto, è negato il diritto di usufruire del servizio universale postale”.

Il deputato della Lega Nord Nicola Molteni, scrive all’autorità di vigilanza chiedendo di eliminare disagi e disservizi che la nuova politica di Poste Italiane ha generato mettendo in difficoltà soprattutto le fasce più deboli.

“I cittadini sono esasperati: si vedono recapitare in ritardo non solo la corrispondenza ordinaria ma anche le bollette e le fatture da pagare, incorrendo così in sanzioni per ritardi non imputabili alla propria volontà. Vorrei capire cosa fa L’Agcom che ha approvato il provvedimento relativo all’attuazione del modello di recapito a giorni alterni e che allo stesso tempo è chiamata a svolgere la verifica di ogni misura di razionalizzazione dell’erogazione del servizio universale postale, valutandone in relazione ai casi concreti, la portata dei disagi arrecati e dei corrispondenti benefici. L’autorità dovrebbe sapere che tale modello ha generato il caos generale: migliaia di lettere in giacenza, depositi saturi e ritardi nelle consegne. Un fallimento completo che si sta ripercuotendo pesantemente sui cittadini di tutta la provincia di Como. Per questo – conclude Molteni – ho scritto all’Agcom per chiedere l’esito di tale attività di vigilanza, anche alla luce delle numerose denunce mosse dalle Amministrazioni locali e dei sindacati. Allo stesso tempo chiedo quali siano le azioni che l’Autorità intende intraprendere alla luce della fallimentare politica portata avanti da Poste Italiane”.

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