Como

Slot: con la riduzione prevista dal Governo per il 2017 l’Erario perderebbe incassi per almeno 1,3 miliardi di euro. Lombardia, Lazio e Veneto le regione dove si gioca di più

Dopo anni di espansione incontrollata, il Governo fa marcia indietro sugli apparecchi e rende noto che al 31 dicembre del prossimo anno il numero delle slot sarà ridotto del 30%, rivelando il numero di macchine regione per regione che saranno effettivamente consentite in quella data.

L’AGIMEG- Agenzia Giornalistica del Mercato del Gioco fa sapere che il mercato delle slot  vale da solo oltre la metà del mercato dei giochi in Italia, con una raccolta che nel 2015 si è attestata a 48,3 miliardi di euro. La riduzione di un terzo del parco macchine, secondo elaborazioni Agimeg sui dati del Libro Blu dei Monopoli di Stato, porterebbe a una raccolta nel 2017 – qualora gli incassi dovessero mantenersi costanti e non si dovesse assistere a una drastica riduzione delle giocate a seguito delle misure del Governo – pari a 33,8 miliardi di euro, mentre l’erario perderebbe oltre 1,3 miliardi, passando dal 4,4 miliardi a poco più di 3,1 miliardi. Si tratta però di una stima “positiva” perché la perdita, in caso di incassi in calo, potrebbe superare gli 1,8 miliardi di euro.

La nuova geografia delle slot a livello nazionale, a seguito della riduzione del parco macchine, nel 2017 vedrebbe sempre la Lombardia al primo posto con una raccolta che passerebbe da oltre 10 miliardi a meno di 7,2 miliardi. Il Lazio, che dagli apparecchi nel 2015 ha incassato 5 miliardi, scenderebbe a 3,5 miliardi, mentre al terzo posto il Veneto passerebbe da 4,5 a quasi 3,2 miliardi. Completano la top five delle regioni con la raccolta maggiore l’Emilia Romagna, che scivolerebbe da 4,4 a 3,1 miliardi, e il Piemonte che scenderebbe da 3,7 a 2,6 miliardi. Solamente da queste cinque regioni, la raccolta perderà 8 miliardi di euro. Fuori dalla top five per incassi, ma con cifre altrettanto importanti, la Campania (da poco meno di 3,7 miliardi a 2,5 miliardi) e la Toscana (da quasi 3,3 a 2,3 miliardi). lp/AGIMEG

Un calo sensibile delle entrate, ma, secondo noi, quello varato dal Governo è un provvedimento che va nelal giusta direzione.

 

 

 

 

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