Lo choc

Grandate attonita dopo il raid in chiesa, la vicinanza del vescovo Coletti

Il parroco spiega cosa è successo ai fedeli e riporta le parole del responsabile della Diocesi lariana. Tanti in chiesa dopo il brutto gesto.

La vicinanza del vescovo di Como, Diego Coletti, alla comunità di Grandate dopo il grave atto di ieri notte con ignoti che, entrati in chiesa, hanno danneggiato la tatua della Madonna di Lourdes e danneggiato il tabernacolo. Don Roberto Pandolfi ha spiegato ai fedeli la sua posizione e quella del vescovo durante la messa vespertina di ieri sera come riporta il periodico “la coccinella parlante” del giornalista e consigliere di opposizione di Grandate Dario Lucca. Il sunto è riportato sotto.

madonna lourdes grandate a terra

“Questa notte la Chiesa di Grandate è stata visitata dal demonio. Siamo qui con la statua della Madonna mutilata, senza il tabernacolo e senza il secondo ambone del pulpito dove si leggevano le letture. Qualcuno ha cercato di impossessarsi delle ostie consacrate, ma Gesù è rimasto qui. La Madonna è ancora qui. Certo senza mani, con diverse crepe, con uno sguardo più triste e misericordioso del solito e che commuovere ancora. Stanotte il demonio ha voluto colpire l’Eucarestia, la Parola e la Madonna. Ma Dio è stato più forte. Dio è più forte. Dio è più grande del male e il male non ha vinto questa notte a Grandate perché è un povero disperato. Il male non vince mai perché è Dio a vincere. Qualcuno ha voluto ucciderlo ancora questa notte a Grandate, ma Gesù è vivo. Gesù è risorto. Possiamo essere contenti che il tentativo tremendo compiuto questa notte nella nostra chiesa sia fallito. Ha vinto la Fede che è ancora viva. La Fede è più bella. Il Vescovo Diego che mi ha chiamato poco prima della celebrazione di questa messa ha espresso vicinanza e solidarietà alla comunità di Grandate”.

Le foto tratte dal post di Facebook “La coccinella parlante” di Grandate

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