Cronaca

Nido di Camerlata verso la chiusura, rabbia dei sindacati:”Molta approssimazione” (la nota)

bimbi al nido

La chiusura dell’asilo nido di Camerlata, confermata dall’assessore Magni, non risolverà alcun problema strutturale del servizio. Le organizzazioni sindacali e la RSU del Comuine di Como in queste ore, con una nota ufficiale, denunciano l’approssimazione di questa scelta, scollegata da un progetto organico sul futuro dei nidi comunali.

Si specula su un problema vero, la carenza di personale, per determinare una contrazione del servizio.
Un quartiere importante e popoloso come Camerlata, che vede oggi una presenza maggioritaria di bambini stranieri quali utenti dell’asilo, viene privato di un presidio strategico.
Come si pone la giunta comunale rispetto a buone politiche d’integrazione sociale?
Camerlata è un quartiere che, nel futuro immediato, grazie all’auspicato sblocco della cittadella della salute e all’apertura dell’Esselunga potrebbe registrare un grosso incremento demografico. Ha senso non operare questa valutazione? In secondo luogo, il comune di Como ha dimostrato di non voler investire per nulla sul personale del settore. L’ultima assunzione a tempo indeterminato risale al 2010. Il piano del fabbisogno triennale di personale, presentato nel 2015 (temporaneamente bloccato dalla legge finanziaria), prevede sul 2015 – 2017 trentadue assunzioni. Di queste negli asili nido ne sono previste zero!
Nel 2016 andranno in pensione 5 educatrici, il comune risponde con la chiusura di Camerlata, nel 2017 ne andranno in quiescenza 8, quanti altri nidi chiuderanno? Infine stupisce negativamente il percorso NON PARTECIPATO della decisione. Le forze sindacali sono venute a conoscenza della scelta politica dagli organi di stampa, e sono state convocate solo a seguito di questa “fuga di notizie”. Il quartiere, le forze sociali dell’associazionismo territoriale neppure informati, le famiglie dei bambini che hanno partecipato alla riunione con la dirigente sono state ben tre!
Per ultimo, le organizzazioni sindacali avevano chiesto che prima di definire la chiusura si valutassero le iscrizioni (avverranno tra il 2 e il 13 maggio). La risposta è: “Non si accettano iscrizioni, ma se ci fosse un boom d’iscrizioni saremmo disposti a riaprire”. La domanda sorge spontanea: come si fa a iscriversi a un nido già chiuso? Il triste presagio avrà conferma con la giunta di mercoledì prossimo: l’amministrazione Lucini ha iniziato la dismissione del servizio.

Più informazioni
commenta