TROVA IL TUO LAVORO – Lavoro precario e incerto: che rischio!

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Circa il 70% per cento dei contratti di lavoro in Italia è “a tempo determinato”: questo vuol dire che si è costantemente in bilico tra rinnovi e possibili conferme. Ma anche chi ha la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato o lavora per la pubblica amministrazione (un tempo considerata la meta più sicura per un dipendente) non si può più considerare al riparo da bruschi cambiamenti e dalla perdita della propria occupazione. Le aziende chiudono, settori entrano in crisi e interi distretti vengono smantellati in poco tempo. Il settore pubblico è sempre meno capace di inglobare nuovi lavoratori ed è colpito da pesanti ristrutturazioni volte a ridurre la spesa pubblica. Questa situazione generalizzata è spesso fonte di forte preoccupazione per le persone.

Preoccupazioni per il futuro? solo questione di pensieri
Preoccuparsi è naturale, è segno di attaccamento verso cose per noi importanti (noi stessi, la famiglia, gli amici, la società ecc). Se mi preoccupo per la mia stabilità economica futura è perché ritengo che essa sia importante per la mia vita. Ma la preoccupazione poggia su previsioni mentali, proiezioni mentali in cui immaginiamo che eventi negativi possano accadere. Il fatto che ci si immagini che qualcosa di brutto accada in futuro non è però garanzia che ciò accada veramente. C’è un certo rischio che ciò accada, ma non è detto che si realizzi. I pensieri e la realtà sono su due piani completamente differenti. Preoccuparsi troppo per un futuro impossibile da conoscere preventivamente non aiuta a vivere sereni.

Accettare l’incertezza e agire sul presente
La capacità di tollerare l’incertezza (lavorativa e non) è una delle nuove capacità che l’uomo dovrà sviluppare nei prossimi anni. L’idea di sviluppare il proprio percorso professionale in una stessa azienda “a vita” non è purtroppo più realizzabile come un tempo. Il lavoro non è più garantito. Ma l’incertezza è una condizione che già accettiamo tutti i giorni, prendiamo rischi quando ci mettiamo alla guida in auto, pranziamo al ristorante o ci lasciamo andare ad una nuova relazione sentimentale. Nulla avrebbe più senso se sapessimo in anticipo cosa ci riserva il futuro. Non dovremmo cercare di eliminare l’incertezza ma accettarla, impegnandoci a vivere pienamente la vita nel presente. Stare troppo con la mente nel futuro ci può paralizzare. E’ importante rinunciare a cercare di conoscere e controllare il futuro e investire le energie su cose sulle quali abbiamo il controllo oggi perché sul futuro non abbiamo reale controllo.

Investire sulle competenze, compiere scelte ben ponderate dal punto di vista professionale, imparare a pilotare il proprio percorso professionale sono alcune delle chiavi per assicurarsi una sufficiente sicurezza lavorativa futura. Ma è fondamentale riuscire a rilassarsi oggi, nel presente, e abituarsi a rinunciare al controllo e all’urgenza di avere necessariamente una risposta definitiva su quello che sarà nel futuro. In un mondo in continua e veloce trasformazione diventa fondamentale vivere il presente per non perdersi nel futuro.

Dott. Francesco Giallorenzo – Consulente di Carriera

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