Domenica guardiamoci negli occhi! Eye Contact Como un esperimento umano in piazza Duomo- INTERVISTA
WHERE HAS HUMAN CONNECTION GONE? DOVE SONO FINITI I CONTATTI UMANI? Grazie agli smartphone, ai tablet e ai pc, siamo connessi ogni giorno e in ogni momento. In qualunque parte del mondo possiamo raggiungere tutti tramite telefonate, sms, chat, social network. Questo, però, seppur ha accorciato le distanze, spesso può allontanare, facendo venir meno il contatto visivo. La rete, in realtà, può essere una potenziale barriera, quanto meno per il contatto fisico. “Dove sono finiti tutti i contatti umani?” Meglio, “Dove è finita tutta la nostra umanità?”. La risposta è nel video “World’s Biggest Eye Contact Experiment”, in occasione del quale centomila persone sono state riprese mentre per un minuto, in silenzio, fissavano uno sconosciuto di fronte loro. Solo uno sguardo per ritrovare l’umanità e quell’amore fraterno ad oggi troppo spesso perduto.
Avete guardato il video? Allora avrete capito, più o meno, di cosa si tratta. Eye Contact, contatto visivo. Degli sconosciuti si incontrano in un luogo prefissato e si guardano negli occhi per circa un minuto lasciando che il corpo parli con sorrisi, smorfie, sguardi. Sessanta secondi di silenzio per uscire dalla propria “zona di comfort” ed entrare in empatia col prossimo, abbattendo le barriere che inconsciamente creiamo con chi ogni giorno entra in contatto con noi. I risultati dell’esperienza sono “sorprendentemente umani”: c’è chi si abbraccia, chi piange, chi si scambia il numero di telefono… anche chi non ha nessuna emozione perchè è umano non entrare in rapporto con tutti.
La storia di Eye Contact Experiment è recentissima, ma ha già fatto il giro del mondo e domenica 22 arriverà anche a Como dalel 12 alle 17 in piazza Duomo.
L’iniziativa nasce dall’idea di The Liberators, un movimento internazionale nato a Perth, in Australia, da un gruppo di persone appassionate che vogliono dimostrare che, aldilà di tutte le nostre differenze, tra le persone può sempre regnare amore, pace ed umanità. Dunque hanno pensato di realizzare questo esperimento, ispirandosi alla performance art di Marina Abramovic di qualche anno fa nella quale si invitavano i passanti a spegnere i loro cellulari, sedersi per strada e guardare negli occhi uno sconosciuto. L’obiettivo era dimostrare come l’interazione umana sia più potente di qualsiasi interazione tecnologica e il risultato è stato una serie di reazioni meravigliose: sguardi complici, sorrisi che da imbarazzati si trasformano in un abbraccio, commozione, gioia, speranza. Tutto ciò è avventato lo scorso 15 ottobre per le strade di Melbourne, Stoccolma, Rio De Janeiro, Vancouver, Tel Aviv, Vienna.
Dopo averlo provato a Roma e Milano, l’esperimento umano Eye Contact nei giorni scorsi ha entusiasmato quasi 1.000 persone nelle piazze di Monza e Lecco dove c’era anche il londinese, ma comasco d’adozione, Dominic Christopher Elliston che ha ben pensato di organizzare anche nella nostra città un incontro di occhi.
L’appuntamento è in piazza Duomo dalle 12 in avanti, più o meno fino alle 17, Chi vuole può portare un cuscino o una stuoia per sedersi sul selciato, chi vuol star comodo anche una sedia, ma l’esperimento si può fare anche in piedi, Si dice che i comaschi siano chiusi e poco avvezzi a dare confidenze a chi non si conosce più che bene, ebbene è il momento di capire se anche il linguaggio del corpo dice le stesse cose o se i nostri occhi sapranno dialogare liberamente non imprigionati dalle convenzioni delle parole.
Perchè lo dobbiamo fare, abbiamo chiesto a Dominic, “Per tanti motivi che non può essere spiegato finche non l’hai provato. Ma l’esperienza è veramente bellissimo” . Io credo a Dominic e domenica ci sarò
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