Cultura e spettacoli

Dallo stadio al Teatro Sociale (VIDEO): la vita, i gol e la lotta di Stefano Borgonovo in ATTACCANTE NATO

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“…correvo, segnavo e mi divertivo, i miei genitori avevano un banco al mercato e io il posto fisso sul campo. Abitavo lì. Mi volevano il Como, l’Inter, il Torino e il Milan perchè non stavo mai fermo e anche loro avevano capito chi ero: un attaccante scappato dal calcio balilla”. attaccante nato borgonovo-3

Stefano Borgonovo, attaccante nato. Dal campo alle pagine di un libro e alle tavole del palcoscenico. Mercoledì 11 novembre, al Teatro Sociale di Como, andrà in scena lo spettacolo ATTACCANTE NATO, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Stefano Borgonovo insieme al giornalista Alessandro Alciato edito da Rizzoli nel 2010. attaccante nato.chantal.stefano.borgonovo.356x237 Dramma e ironia si fondono sul palco, in uno spettacolo che contrappone l’irreversibilità della Sclerosi Laterale Amiotrofica alla forza dell’amore fra Stefano Borgonovo e la moglie Chantal. Stefano Borgonovo, classe 1964 di Giussano, ha esordito in serie A con la maglia del Como. Attaccante classico, prestante di fisico, ma dotato anche di grande agilità e fiuto del gol, ne ha realizzati 47 in serie A, tanto da meritarsi l’appellativo di Borgo-gol. Se ne è andato il 27 giugno 2013.

Lo spettacolo racconta le vicende di Borgonovo come sportivo e come grande uomo. Come calciatore, dagli esordi con il Como, al salto in A con il Milan e con la Fiorentina; come uomo, nella sua coraggiosa lotta contro la Sla, una patologia feroce quanto vigliacca che gradualmente paralizza il corpo, lasciando vigile la mente, e che non a caso lui chiama “La stronza”. Il libro e lo spettacolo narrano l’ascesa, la caduta e la battaglia di uno sportivo che conosce bene il suo destino, ma non vi si arrende, per il bene suo e di tutti gli altri malati, facendo del suo corpo e del suo caso una bandiera.

Una storia tragica, che, con la regia di Andrea Bruno Savelli, torna in scena dopo la prima nazionale lo scorso febbraio al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio e riesce a essere di volta in volta tenera, coinvolgente, divertente, lieve, come Borgonovo sapeva essere, “E poi mi piace ridere, ancora adesso che all’apparenza non ne avrei motivo. Non sono cambiato da questo punto di vista, felice di essere felice, nonostante tutto.
Ho imparato ad apprezzare ciò che mi è rimasto. Gli amici, le sensazioni positive, qualche raro movimento. Prendo il buono della vita e mi sento comunque fortunato, so che addirittura c’è chi ha meno di me.
Quindi rido”. 
Perchè c’è qualcosa che ‘la stronza’ non scalfisce, la mente, la gioia e la voglia di ridere di Stefano, in uno spettacolo che si rivela essere un potente inno alla vita, all’amore per la famiglia, gli amici, lo sport.

Lo spettacolo ATTACCANTE NATO di mercoledì sarà l’occasione di unire sport e teatro. Il Sociale ha coinvolto il Calcio Como e, soprattutto, la storica tifoseria Pesi Massimi, quella che più ha prima acclamato e poi pianto Borgonovo. I suoi fans più fedeli mercoledì sera trasformeranno il teatro in una veste mai vista. Già la scorsa settimana la tifoseria lariana è stata ospite di CiaoComo e ha anticipato qualche sorpresa che il pubblico troverà in teatro, ma parecchie altre aspettano gli spettatori e chi non ha mai scordato Borgo-gol,

Teatro Sociale

mercoledì, 11 novembre – ore 20.30

ATTACCANTE NATO

di Andrea Bruno Savelli

tratto dall’omonimo romanzo di Stefano Borgonovo e Alessandro Alciato

con Massimo Poggio, Caterina Carpinella, Nicola Pecci, Massimo Grigò, Vanesssa De Feo, Andrea Bruno Savelli

 Regia Andrea Bruno Savelli

Scene e costumi Allegra Bernacchioni

Luci Alessandro Ruggiero

in collaborazione con Fondazione Stefano Borgonovo Onlus

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PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ATTACCANTE NATO” ALLA FELTRINELLI DI COMO

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Sempre mercoledì 11 alle 18.00 alla Libreria Feltrinelli di Como in via Cesare Cantù si terrà la presentazione del libro-testimonianza che racconta in presa diretta la battaglia di Borgonovo da quando il mostro – la Stronza, come la chiama lui – gli ha teso i primi agguati, rendendogli impossibile seguire i suoi adorati ragazzini della Scuola Calcio e rubandogli in gola, una dopo l’altra, tutte le lettere dell’alfabeto fino a ridurlo al mutismo. Alla presentazione saranno presenti Chantal Borgonovo, dolcissima moglie di Stefano e referente della Fondazione Stefano Borgonovo ONLUS, Alessandro Alciato, il giornalista che ha collaborato con Borgonovo alla scrittura del libro e i protagonisti dello spettacolo.  Interverrà anche il musicista Filippo Andreani che ha dedicato una canzone al calciatore scomparso.

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STEFANO BORGONOVO: ATTACCANTE NATO

Stefano è nato con il pallone al piede, aveva soltanto 10 anni quando fu segnalato al Como da un osservatore. Due anni dopo entrò a far parte del settore giovanile del Calcio Como, uno dei migliori d’Italia, guidato da Mino Favini. Esordì in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con la maglia del Como contro l’Ascoli. Nelle due stagioni seguenti giocò sempre con i lariani fra i cadetti, senza riuscire a mettersi in luce, per passare nel 1984 alla Sambenedettese con cui disputò un ottimo campionato segnando 13 gol. Tornò l’anno seguente al Como, in Serie A, disputando un’altra ottima stagione con 11 gol, a cui seguirono altre due annate tra gli azzurri.

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Nel 1986 venne acquistato dal Milan, che lo lasciò al Como per altre due stagioni e successivamente lo girò in prestito alla Fiorentina. In maglia viola Borgonovo esplose formando con Roberto Baggio una coppia eccezionale di attaccanti, soprannominata “B2″. I due giocatori realizzarono 29 dei 44 gol totali messi a segno in campionato dalla Fiorentina: 14 per Stefano Borgonovo, 15 per Roberto Baggio. Di Borgonovo restano memorabili due gol: quello di testa al 90′ su corner di Baggio che regala ai viola la vittoria per 2-1 sui rivali della Juventus, e quello all’85’ che sancisce il 4-3 contro l’Inter capolista e futura campione d’Italia: Borgonovo intuisce il retropassaggio di Bergomi a Zenga, lo intercetta con uno scatto fulmineo e deposita la palla in rete.

Sempre nel 1988 Borgonovo venne chiamato in Nazionale, con cui esordì il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca e nel giro di un mese collezionò 3 presenze. Negli anni 1985/86 giocò con gli Under 21 e portò la Nazionale di Vicini agli Europei realizzando il gol di qualificazione contro la Svezia; Borgonovo non giocò la finale contro la Spagna di Boutragueno per via di un’operazione al ginocchio.

Al termine della stagione il Milan richiamò a se’ l’attaccante, in tempo per permettergli di dare un buon contributo nella vittoria finale in Coppa dei Campioni, segnando gli unici due gol in trasferta della squadra (ad Helsinki e in semifinale contro il Bayern Monaco). Fondamentale si rivelò la sua prestazione proprio nelle due partite di semifinale contro il Bayern Monaco: all’andata il Milan passò in casa per 1-0 con un rigore di Marco van Basten fischiato per un fallo sull’ex giocatore di Como e Fiorentina; al ritorno Borgonovo segnò il gol in trasferta che, nonostante la sconfitta per 2-1, spinse il Milan verso la finale. Nei supplementari di quella partita, all’ultimo minuto, Borgonovo mandò incredibilmente alto il tiro del possibile 2-2, sfiorando una doppietta in Europa.
Al termine della stagione con il Milan, Borgonovo vestì nuovamente la maglia viola. Dopo due stagioni (42 presenze e 7 gol tra campionato e Coppa Italia) Borgonovo nel 1992 lasciò la Fiorentina e si trasferì al Pescara. A Pescara Stefano segnò 10 gol, ma non riuscì a salvare la squadra dalla serie B. A gennaio dell’anno successivo, durante il mercato di riparazione, Borgonovo tornò in serie A passando all’Udinese con cui segnò 5 gol in 12 partite, tra cui la sua ultima doppietta in Serie A nella sfida salvezza contro la Cremonese (3-3) che non bastò ad impedire la retrocessione della squadra friulana. Proprio a Udine chiuse nel 1996 la carriera, dopo la parentesi di un anno al Brescia.

Conclusa l’attività di calciatore, dopo qualche anno Borgonovo tornò in campo per allenare le giovanili della sua squadra d’esordio, il Como: tra le sue scoperte il difensore Santacroce, giocatore del Napoli e dell’Italia Under 21. Successivamente Stefano si dedicò ai baby calciatori, creando una scuola calcio, la Extra Sport (con l’amico Marco Barollo, ex calciatore) che oggi gestisce il settore giovanile del Vis Nova Giussano. Per volontà di Stefano, dal 2009 si tiene ogni anno a Giussano, dove risiede, il Torneo di calcio giovanile intitolato alla Fondazione che porta il suo nome. 

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Il 5 settembre 2008 annunciò di essere stato colpito, come accaduto ad altri calciatori, dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica e di non essere in grado di parlare se non per mezzo di un sintetizzatore vocale. Diventò testimonial della malattia attirando l’attenzione dei media e portando uno straordinario impulso alla ricerca medica. Il mondo del calcio si mobilitò in suo favore. Il 13 Dicembre 2008 nacque così la Fondazione Stefano Borgonovo Onlus per finanziare la ricerca medica e l’assistenza ai malati.

Stefano Borgonovo é stato insignito di importanti riconoscimenti (Ambrogino d’Oro a Milano nel 2008, Abbondino d’oro a Como nel 2009 e Fiorino d’oro a Firenze nel 2010, benemerenza civica e massima onorificenza per un cittadino non fiorentino.

Nell’Aprile del 2010, edito da Rizzoli, è uscito il suo libro  “Attaccante nato” con la prefazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, libro che ha ottenuto importanti riconoscimenti quali il Premio Gianni Brera (Milano, Gennaio 2011), il Premio Andrea Fortunato (Roma, Febbraio 2011) e uno speciale riconoscimento all’interno della sezione saggistica del 45° Concorso letterario promosso dal Coni (Roma, Novembre 2011).

 

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