Cultura e spettacoli

Estival: tre notti di musica a Lugano con Los Lobos, Les Ambassadeurs, Chucho Valdes

los lobos

Dopo i primi due applauditi round sul piazzale alla Valle di Mendrisio dello scorso fine settimana, da oggi a sabato il 37° Estival Jazz torna nella sede storica di piazza della Riforma a Lugano per il tris conclusivo di concerti gratuiti tra cui quello dei Los Lobos, stasera, e Elio e le Storie Tese, sabato. Tutti i concerti sono gratuiti, le serate iniziano alle 20.45, l’ultimo concerto è previsto intorno a mezzanotte e può terminare anche alle 2,30. Nottate lunghe quelle dell’Estival.

L’apertura odierna è affidata al jazz con il quartetto di Marco Pacassoni, maestro di vibrafono e marimba, diplomato alla Berklee School Of Music di Boston dove ha studiato con Gary Burton. Proporrà le sue composizioni originali, delicate, sensibili ma decise. Uno dei brani, “Michel”, è ispirato al grande Michel Camilo, testimone della crescente maturità del trentenne musicista italiano: un brano che Pacassoni aveva scritto alcuni anni fa e che proprio il musicista dominicano ha inciso insieme a lui per l’uscita del recente album “Happiness”.

Protagonista del secondo concerto un gigante della musica contemporanea: il pianista, compositore e arrangiatore cubano Chucho Valdes, vincitore di cinque Grammy Awards e di tre Latin Grammy e senza dubbio fra le figure musicali più influenti nel jazz afro-cubano moderno. “Chucho”, classe 1941, è figlio del grande bandleader Bebo Valdes (Sabor de Cuba). Fin da giovanissimo ha messo in campo il suo talento diplomandosi a 14 anni al Conservatorio dell’Avana. Con un pianismo che si ispira ad Art Tatum e a Thelonious Monk, negli anni Sessanta Chucho comincia a formulare uno stile originalissimo, che unisce il jazz al classico alla tradizione cubana. Nel 1973 crea il famoso gruppo esplosivo e innovativo degli Irakere, portando alla fama internazionale artisti come il trombettista Arturo Sandoval e il sassofonista Paquito D’Rivera. Il suo concerto “Chucho Valdes; Irakere 40” è un appassionante tributo a quel fantastico gruppo da lui fondato, il risultato di una ricerca tra le più profonde dalle radici afro-cubane.

La prima delle tre serate luganesi di Estival si chiuderà proponendo sul palco un gruppo vincitori di tre Grammy Award che ha fatto la storia del rock: Los Lobos. Con oltre quarant’anni di carriera, la band  nasce nei quartieri a Est di Los Angeles: sono i cosiddetti “lupi del Barrio Est” e si fanno così le ossa suonando nei club pieni di chicanos, ma anche a matrimoni e feste varie, proponendo un personalissimo mix di musica americana proveniente da sopra e sotto il confine con il Messico. Quello che è stato definito come il Tex Mex: il rock di frontiera. I Los Lobos sono spesso identificati come quelli de “La Bamba” grazie a una strepitosa interpretazione del brano del leggendario  Ritchie Valens per la colonna sonora del film a lui dedicato. Capace di un sound originale e meticcio di cui sono figli, questa storica superband è pronta a infiammare la piazza di Estival ricca, nell’occasione, dei soci del suo fan club.

Venerdì il programma dell’Estival non comprende nomi molto conosciuti, eppure gli artisti in scaletta godono, per diverse ragioni, di uno zoccolo duro tra il pubblico elvetico. I primi a salire sul palco di Piazza Riforma saranno i Naturally 7 ovvero Garfield Buckley, Ricky Cort, Rod Eldridge, Kelz Mitchell, Dwight Stewart, Roger e Warren Thomas. 
Tutto ha inizio a New York, agli inizi del 2000. È in una chiesa di Harlem i ragazzi si incontrano e decidono dapprima di formare un gruppo tradizionale “A cappella” per poi decidere di sviluppare un’arte nuova: quella del del “Vocal Play”, un concetto inedito che grazie a una particolare tecnica permette loro di imitare i suoni degli strumenti unicamente con l’uso voce. Dall’armonica al mix del DJ, la chitarra, la batteria, il basso, il sax… il tutto in un magnifico e magico cocktail Hip Hop. Con un risultato in scena davvero straordinario. Il loro successo europeo inizia con “In The Air Tonight” la versione di un hit di Phil Collins.

 

Il pubblico di Estival ha potuto ammirarli nel 2007 in un’apparizione a sorpresa che ha fatto entusiasmare piazza della Riforma. È quello che  hanno promesso anche quest’anno, con uno show che molti considerano come uno dei migliori al mondo.

Probabilmente il concerto più atteso della serata di venerdì 10 luglio è quello che arriva per secondo (ore 22.30 circa). Sul palco LES AMBASSADEURS (w/Salif Keita, Amadou Bagayoko, Cheick Tidiane Seck), dal Mali seguendo le orme del leggendario gruppo musicale nato nel 1969, Les Ambasadeurs du Motel, si sono ricostituiti l’anno scorso attorno a quattro dei suoi pionieri e fondatori: Salif Keïta, Cheik Tidiane Seck, Idrissa Soumaoro e Amadou Bagayoko (del duo Amadou & Mariam). Il nome “les ambassadeurs” era stato scelto per le differenti nazionalità dei musicisti che componevano il gruppo.

Salif Keïta, prestigiosa voce proveniente dal Mali, di nobile e reale lignaggio (fra i suoi avi figurano i fondatori della patria nel 13. secolo), si è presto staccato dalla famiglia a causa del suo amore per la musica. Con uno stile originalissimo, dalle influenze che vanno da Cuba allo Zaire, l’albino Salif, è definito “the greatest Mandingo bluesman”, è la voce ideale per l’Afro-Jazz-Funk che ascoltiamo questa sera, in cui l’originale contaminazione si fonde nella più schietta tradizione melodica. Salif, già ospite di Estival con il suo gruppo nel 2001, ha collaborato con Joe Zawinul, Carlos Santana, Wayne Shorter e Bill Summers, per citarne solo alcuni.

Il pubblico ricorda anche Cheik Tidiane Seck e il suo straordinario concerto del 2010 a Mendrisio. Grande musicista del Mali, Cheik è un artista che incarna perfettamente la metafora preferita da Salif Keïta nel paragonare la musica a un albero le cui radici rappresentano la musica africana, il tronco è il Jazz mentre i rami e i frutti sono il Rock, il Funk, il Reggae e altre musiche. Multistrumentista, cantante, compositore, arrangiatore e direttore musicale, Chieick è soprattutto conosciuto per il suo talento alle tastiere -l’organo hammond in particolare- e alla chitarra. Nel corso della sua carriera ha accompagnato artisti di levatura mondiale come Jimmy Cliff, Fela Kuti, Youssou N’Dour, Joe Zawinul, Carlos Santana, Hank Jones, Wayne Shorter, Ornette Coleman, Randy Weston, Jerry Gonzales, Chico Freeeman, Living Colour, Salif Keïta, Mory Kanté, Amadou&Mariam, Dee Dee Bridgewater: i più grandi, insomma.

Amadou Bagayoko è chitarrista e cantante. Estival lo ricorda sul palco di Lugano nel 2012 con Mariam Doumbia, la sua compagna, con cui forma dal 1985 il popolare duo “Amadou & Mariam”, lo stesso che ha collaborato con Herbert Gronemeyer, The Scissor Sister, Coldplay, David Gilmour e molti altri. Nato a Bamako nel 1954, Amadou è una sorta di “enfant prodige”: all’età di due anni inizia con le percussioni, a dieci passa all’armonica e al flauto fino ad arrivare alla chitarra. A partire dal 1968 suona in diverse formazioni musicali come l’orchestra nazionale del Mali, l’orchestra di Niarela, di Koutiale e “Les Ambassadeur du Motel”, la formazione più famosa del Mali, di cui farà parte integrante dal 1974 al 1980 e con la quale suonerà in Francia, in Costa d’Avorio, in Guinea, nell’Alto Volta (oggi Burkina Faso). Avendo perso la vista durante l’adolescenza a causa di una cataratta congenita, frequentando l’istituto per giovani ciechi di Bamako, nel 1975 incontra Maryam, anch’ella appassionata di musica: è l’inizio del successo.

Chiuderà la serata, a tarda notte, la Candy Dulfer Band, robusto gruppo di pop funk nato attorno al sax della biondissima Candy, collaboratrice di Prince, Madonna, Black Eyed Peas, Macy Gray, Mariah Carey, Beyoncé… solo per citarne alcuni. Candy è l’indiscutibile star femminile del sax e la sua band un concentrato di ritmo pronto ad esplodere per Estival.

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